K metro 0 – Roma – Oggi presso l’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq a Roma, a seguito di un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale, in una cerimonia alla presenza dell’Ambasciatore Saywan Mustafa Barzani e di funzionari diplomatici e rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, come il Maggiore Michele Minetti, comandante del Nucleo di Monza, sono stati
K metro 0 – Roma – Oggi presso l’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq a Roma, a seguito di un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale, in una cerimonia alla presenza dell’Ambasciatore Saywan Mustafa Barzani e di funzionari diplomatici e rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, come il Maggiore Michele Minetti, comandante del Nucleo di Monza, sono stati restituiti alcuni reperti archeologici millenari che, probabilmente, attraverso il mercato nero, erano finiti in una importante casa d’aste.
L’operazione di recupero è partita proprio a seguito di una denuncia da parte dell’Ambasciata irachena che ha segnalato l’accaduto al Comando dei Carabinieri TPC di Roma, avviando così l’attività investigativa.
I reperti in questione sono cinque: quattro coni in terracotta con iscrizioni commemorative risalenti al regno sumero di Gudea di Galash (2200 a.C.) e una tavoletta in scrittura cuneiforme della terza dinastia di Ur; quest’ultimo è un elenco riportante i nominativi di alcuni prigionieri di guerra che venivano consegnati al tempio di Shara di Umma. Si tratta di testimonianze archeologiche mesopotamiche di notevole rilevanza.
La restituzione dei cinque reperti all’Iraq si inserisce inoltre nel quadro della Convenzione UNESCO del 1970, che sancisce il dovere degli Stati firmatari di combattere il traffico illecito di beni culturali e di favorire la restituzione delle opere sottratte illegalmente.
A conclusione delle indagini condotte dal nucleo operativo di Monza, la Procura della Repubblica di Milano ha disposto il sequestro dei beni e ha contestato a tre individui – compreso un dipendente della casa d’aste – la violazione dell’articolo 518-novies del codice penale in materia di alienazione di beni culturali: che prevede come pena la reclusione dai sei mesi ai due anni.
i reperti sono stati restituiti al governo iracheno, grazie alla collaborazione tra istituzioni diplomatiche e forze dell’ordine italiane. L’ambasciatore Barzani in segno di ringraziamento ha organizzato un ricevimento in occasione della cerimonia di consegna. Durante l’evento Barzani ha ricordato le profonde relazioni di amicizia e collaborazione in più campi esistenti tra l’Iraq e l’Italia.