K metro 0 – Auschwitz-Birkenau – Nel luogo simbolo dell’orrore nazista, Auschwitz-Birkenau, si è svolta la cerimonia per l’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio. A dare inizio all’evento sono stati quattro sopravvissuti – Marian Turski, Janina Iwanska, Tova Friedman e Leon Weintraub – che con le loro testimonianze hanno lanciato un messaggio forte:
K metro 0 – Auschwitz-Birkenau – Nel luogo simbolo dell’orrore nazista, Auschwitz-Birkenau, si è svolta la cerimonia per l’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio. A dare inizio all’evento sono stati quattro sopravvissuti – Marian Turski, Janina Iwanska, Tova Friedman e Leon Weintraub – che con le loro testimonianze hanno lanciato un messaggio forte: non dimenticare mai ciò che è accaduto.
Alla commemorazione hanno partecipato numerosi leader mondiali, uniti nel ricordo delle vittime e nell’impegno a preservare la memoria dell’Olocausto. Tra loro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier, il re Carlo III d’Inghilterra, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente polacco Andrzej Duda e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Papa Francesco ha voluto far sentire la sua voce, condannando con fermezza ogni forma di antisemitismo e ribadendo l’importanza di non distogliere lo sguardo dalla storia: “L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree non può essere né dimenticato né negato”.
Anche la premier italiana Giorgia Meloni, nel suo messaggio per il Giorno della Memoria, ha sottolineato la responsabilità storica: “Questa tragedia fu opera dei nazisti con fascisti complici”.
Parole toccanti sono arrivate dalla senatrice a vita Liliana Segre, che, giunta alla cerimonia nel quartiere ebraico di Roma, si è limitata a una frase semplice ma densa di significato: “Il ricordo della Shoah è sempre”. A Roma, in occasione della Giornata della Memoria, è stata deposta una corona in omaggio alle vittime, alla presenza della presidente dell’Ucei Noemi Di Segni e del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.
Mentre il mondo ricordava le atrocità della Shoah, a Roma sono comparse scritte offensive contro diverse organizzazioni umanitarie, tra cui Emergency, Amnesty International, Anpi, Medici Senza Frontiere e Croce Rossa. Le frasi sono state proiettate nella notte sulla Piramide Cestia e sul Palazzo della Fao.
Durante la sua visita ad Auschwitz, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha affrontato con fermezza il peso della memoria: “Ciò che accadde ad Auschwitz e in altri campi di concentramento fa parte della nostra storia e della nostra identità. Dobbiamo fare i conti con questo passato. La responsabilità della Germania per l’orrore dell’Olocausto non avrà mai fine”.
Per mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto, Israele ha reso pubblici centinaia di migliaia di documenti relativi al processo ad Adolf Eichmann, uno degli architetti della “soluzione finale” nazista. L’annuncio è stato dato dagli Archivi Nazionali Israeliani proprio in occasione di questo significativo anniversario.
Il ministero degli Esteri polacco ha voluto rendere omaggio alle oltre 1,1 milioni di persone che persero la vita ad Auschwitz, sottolineando quanto sia fondamentale custodire le loro testimonianze per contrastare ogni tentativo di negazionismo.
Anche il premier spagnolo Pedro Sanchez ha voluto lasciare il suo messaggio su X (Twitter): “Oggi ricordiamo l’orrore dell’Olocausto. Non dimenticheremo mai la crudeltà del regime nazista contro persone innocenti solo perché erano ebrei o appartenevano a una minoranza. La nostra lotta contro l’antisemitismo è un dovere morale. Tutti gli ebrei nel mondo devono sentirsi al sicuro e protetti”.