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Slovacchia, il premier Fico: l’opposizione tenta un colpo di Stato

Slovacchia, il premier Fico: l’opposizione tenta un colpo di Stato

K metro 0 – Bratislava – In Slovacchia il clima politico continua a essere agitato. Il primo ministro Robert Fico ha accusato l’opposizione di un tentativo di organizzare un colpo di Stato, in un’escalation di manifestazioni contro la sua posizione filo-russa e un voto di sfiducia, superato martedì scorso. “Al momento non c’è nessun motivo

K metro 0 – Bratislava – In Slovacchia il clima politico continua a essere agitato. Il primo ministro Robert Fico ha accusato l’opposizione di un tentativo di organizzare un colpo di Stato, in un’escalation di manifestazioni contro la sua posizione filo-russa e un voto di sfiducia, superato martedì scorso. “Al momento non c’è nessun motivo di dichiarare uno stato di emergenza ma la situazione nel Paese è seria”, ha detto il presidente slovacco, Peter Pellegrini, al termine di una riunione del Consiglio di sicurezza. “Il diritto di protesta è inviolabile”, ha affermato il capo dello Stato, aggiungendo però che le manifestazioni devono essere pacifiche. “La situazione in Slovacchia è seria” perchè, secondo le informazioni dell’intelligence, ci sono organizzazioni che potrebbero sfruttare gli umori della popolazione e parlando di “un gruppo mirato di persone” che desiderano causare un inasprimento delle tensioni. “C’è uno sforzo indirizzato ai danni dell’ordinamento costituzionale”, ha continuato Pellegrini.

Sospetti avanzati anche dal primo ministro Fico che ha annunciato la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza per discutere le informazioni del Servizio di intelligence (Sis) su una presunta minaccia di destabilizzazione del Paese. “La situazione è seria. Non permetteremo che il Paese venga destabilizzato perchè l’opposizione ha paura di una competizione politica equa. C’è un piano indirizzato ad aumentare gradualmente l’intensità degli attacchi contro il governo e contro lo Stato, fino ad occupare edifici e bloccare strade”, ha denunciato ieri Fico. Secondo il capo del governo, ci sarebbe addirittura un “gruppo esperto” attivo in territorio slovacco ma che è stato anche impegnato negli “eventi in Georgia” e nelle proteste in Ucraina note come Euromaidan. Questo gruppo, ha aggiunto Fico, è strettamente monitorato.

La mozione di sfiducia, bocciata martedì, aveva il sostegno di Slovacchia progressista (Ps), Libertà e solidarietà (Sas), Movimento cristiano-democratico (Kdh) ma anche dei deputati del movimento Slovensko e dei Democratici. “Non permetteremo mai al primo ministro Robert Fico di trascinare la Slovacchia verso Mosca. Non ha un mandato per farlo ed è contro gli interessi dei cittadini slovacchi. Sosteniamo congiuntamente la mozione, che richiama il governo al rispetto del nostro ancoraggio all’Ue e alla Nato, a cooperare con i nostri partner e vicini e che respinge inequivocabilmente l’aggressione della Russia in Ucraina”, recita la dichiarazione congiunta con cui è stata presentata la mozione una settimana fa. Il dibattito, che è cominciato in forma pubblica, è poi proseguito a porte chiuse su richiesta del primo ministro.

La richiesta di Fico, accolta dal presidente ad interim del Parlamento Peter Ziga, era stata motivata proprio dalla necessità che l’aula discutesse il rapporto del Sis, contenente informazioni riservate, sulla presunta minaccia di destabilizzazione. L’opposizione slovacca ha risposto a questa evoluzione degli eventi lasciando in blocco la seduta parlamentare straordinaria in cui era in corso il dibattito sulla sfiducia, che si è quindi conclusa senza un voto. Nel frattempo, Ps, Sas e Kdh – questa volta senza l’appoggio di Slovensko e dei Democratici, hanno comunicato ieri di aver raccolto firme a sufficienza per presentare una nuova mozione di sfiducia contro l’esecutivo.

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