K metro 0 – Davos – In attesa dell’intervento del pomeriggio in videoconferenza di Donald Trump, questa mattina il presidente argentino Javier Milei ha salutato “l’età dell’oro” che Trump promette per gli Stati Uniti, “una luce per il mondo intero”, durante un evento organizzato da Bloomberg a margine del Forum economico mondiale. Il presidente dell’Argentina
K metro 0 – Davos – In attesa dell’intervento del pomeriggio in videoconferenza di Donald Trump, questa mattina il presidente argentino Javier Milei ha salutato “l’età dell’oro” che Trump promette per gli Stati Uniti, “una luce per il mondo intero”, durante un evento organizzato da Bloomberg a margine del Forum economico mondiale. Il presidente dell’Argentina nel corso nel suo “special address” al Forum economico mondiale di Davos si è scagliato contro la sinistra “woke”: “È il cancro che bisogna estirpare. Questa è la grande epidemia del nostro tempo che deve essere curata. Questo è il cancro di cui dobbiamo disfarci. Questa ideologia ha colonizzato le più importanti istituzioni del mondo, le ong e i media”. Ha invitato l’Occidente a non “abbassare la guardia” fino a quando “la maggioranza dei Paesi non sarà tornata ad abbracciare le idee della libertà”.
Secondo Milei è una battaglia che va combattuta in tutte le istituzioni, organismi internazionali, partiti, università e mezzi di comunicazione: “Se vogliamo veramente cambiare, difendere i diritti dei cittadini, per prima cosa dobbiamo dire la verità. E la verità è che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nelle idee che si promuovono da forum come questi”. E ha invitato a “riscrivere le regole” che per lungo tempo sono state considerate inamovibili. Dopo aver ricordato il successo storico dei “pilastri della civiltà Occidentale”, il libero commercio, la libertà religiosa e di pensiero.
Per il presidente argentino i mali da “estirpare” sono: il “femminismo radicale” che distorce il concetto di eguaglianza, “l’ecologismo radicale”, nemico della voglia di conservare il pianeta, ma l’ambientalismo “woke” ha trasformato il diritto degli esseri umani a godere della natura in uno scenario in cui “l’essere umano sono il cancro da eliminare e lo sviluppo economico un reato”. Non poteva mancare l’attacco all’aborto e alla sua “agenda assassina e sanguinaria”, denunciando anche che questo stesso foro si promuove l’agenda Lgbt.
In un passaggio ha ricordato le dure critiche che aveva lanciato al “mondo occidentale” nell’intervento tenuto a Davos lo scorso anno, e ha sottolineato che “oggi si sente meno solo, perché nel corso di quest’anno ho trovato alleati che lottano per l’idea di libertà in ogni angolo del mondo: dall’incredibile Elon Musk alla premier a me cara Giorgia Meloni, da Bukele in El Salvator a Orban in Ungheria, da Benjamin Netanyahu in Israele a Donald Trump negli Stati Uniti”.