K metro 0 -Tallinn – L’Estonia ha prontamente inviato una nave di pattuglia per proteggere il suo cavo elettrico sottomarino Estlink1, dopo che la Russia è stata accusata di aver sabotato il suo principale collegamento elettrico nel Golfo di Finlandia, Estlink2. Pronta la reazione del segretario generale della Nato, Mark Rutte, sui social media, che
K metro 0 -Tallinn – L’Estonia ha prontamente inviato una nave di pattuglia per proteggere il suo cavo elettrico sottomarino Estlink1, dopo che la Russia è stata accusata di aver sabotato il suo principale collegamento elettrico nel Golfo di Finlandia, Estlink2.
Pronta la reazione del segretario generale della Nato, Mark Rutte, sui social media, che ha dichiarato di aver parlato con il presidente finlandese, Alexander Stubb. “La Nato rimane vigile e sta lavorando per fornire ulteriore supporto”.
La Finlandia e l’Estonia sono difatti entrambi membri dell’Alleanza Atlantica e il primo ministro estone Kristen Michal ha dichiarato alla televisione pubblica che, se necessario, invocheranno l’articolo 4 del Trattato Nato, che prevede la consultazione se uno Stato membro si sente minacciato.
Il sabotaggio potrebbe essere stato causato da una nave chiamata Eagle S; l’equipaggio della guardia costiera finlandese ha difatti abbordato la petroliera e l’ha condotta in acque finlandesi. L’UE ha dichiarato che la Eagle S fa parte della “flotta ombra della Russia” e che il guasto al cavo sottomarino è “l’ultimo di una serie di presunti attacchi a infrastrutture critiche”. Ma il Cremlino ha rifiutato di commentare il danno al cavo, descrivendolo come una “questione molto ristretta” e non di competenza della presidenza russa.
Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, ha rivelato alla radio pubblica che la nave di pattuglia Raju è salpata all’inizio di venerdì e ritiene che la Finlandia si unirà all’operazione per proteggere il cavo rimanente. Il compito di Raju è quello di “garantire che non accada nulla e che il nostro collegamento critico con la Finlandia rimanga operativo”.
La fornitura di energia elettrica dell’Estonia è stata difatti drasticamente ridotta dopo l’interruzione del cavo Estlink 2, lungo 170 km. E potrebbe volerci molto tempo prima di ripristinarne la completa funzionalità. Nella sua valutazione iniziale di giovedì 26 dicembre, la società finlandese Fingrid ha in effetti dichiarato che le riparazioni del cavo potrebbero durare fino alla fine del prossimo luglio. Il danno a Estlink 2 è il terzo incidente in poco più di un mese nel Mar Baltico.
Giovedì il primo ministro estone ha comunque cercato di rassicurare gli estoni che continueranno ad avere forniture di energia elettrica sicure. Le due principali società elettriche, Elering ed Eesti Energia, dispongono di vari impianti di riserva e di back-up, ha dichiarato ai giornalisti. Tuttavia, ha aggiunto che è impossibile proteggere ogni metro quadrato di fondale marino in ogni momento.
Il mese scorso sono stati interrotti due cavi dati: Arelion tra l’isola svedese di Gotland e la Lituania, il 17 novembre, e poi C-Lion 1 tra la capitale finlandese, Helsinki, e il porto tedesco di Rostock. In questo caso ad essere sospettata è una nave cinese, la Yi Peng 3, accusata di aver trascinato l’ancora sui cavi in un altro atto di sabotaggio russo. Nell’ottobre 2023, un’altra nave cinese ha rotto un gasdotto sottomarino tra Finlandia ed Estonia.
Dopo diverse settimane alla fonda nello stretto di Kattegat tra Svezia e Danimarca, la petroliera cinese è stata abbordata dalle autorità di Svezia, Danimarca, Germania e Finlandia, ma è poi salpata la scorsa settimana. Le autorità finlandesi hanno invece confermato di aver abbordato la Eagle S, registrata nelle Isole Cook, nelle prime ore di giovedì e di averla scortata verso la costa finlandese al largo di Porkkala, nel Golfo di Finlandia da Tallinn.
L’UE sta pensando ad altre sanzioni mirate per colpire “la flotta ombra della Russia, che minaccia la sicurezza e l’ambiente”.
di Sandro Doria