K metro 0 – Baku – Il segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, monsignor Paul R. Gallagher, ha visitato a metà dicembre la repubblica dell’Azerbaigian. Occasione della visita è stata la benedizione dell’area e la posa della prima pietra della nuova chiesa a Baku dedicata a San Giovanni Paolo II.

La visita è culminata, lunedì 16 dicembre, nell’incontro con il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, espressione delle eccellenti relazioni tra le due parti.

Nell’arco dei tre giorni, monsignor Gallagher ha svolto un programma molto intenso, che ha previsto, oltre alla benedizione e alla posa della prima pietra citate, l’incontro con i rappresentanti locali della Comunità Cattolica.  In questa occasione l’arcivescovo ha espresso gratitudine alle autorità azere e apprezzamento per l’impegno della comunità cattolica locale che sta realizzando significative iniziative sociali.

Nel suo discorso, il diplomatico vaticano ha poi ricordato il viaggio apostolico a Baku, nel 2002, di Giovanni Paolo II,  e le sue parole all’incontro con i leader religiosi e i rappresentanti della politica, della cultura e delle arti, specialmente quelle riguardo alle tre grandi religioni qui presenti: musulmana, cristiana ed ebraica.

Domenica 15, l’arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Baku e ha incontrato la massima autorità musulmana del Paese, Ul-Islam Allahshukur Pashazade, insieme ad esponenti delle altre comunità religiose presenti in Azerbaigian, tra cui i rappresentanti della comunità ebraica, della Chiesa Albana, della Chiesa russa ortodossa e altri.

Gallagher, nello stesso giorno ha visitato il Centro nazionale Heydar Aliyev. Lunedì 16, oltre all’incontro con il Presidente, l’arcivescovo cattolico ha visitato la tomba del Leader Nazionale Heydar Aliyev, ha deposto una corona di fiori in viale dell’Onore e in viale dei Martiri, ha incontrato il ministro degli Affari Esteri dell’Azerbaigian, Jeyhun Bayramov e visitato il nuovo Museo della Tolleranza.