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Minori in Conflitto: Nasce la Rete Internazionale di Giovani Mediatori

Minori in Conflitto: Nasce la Rete Internazionale di Giovani Mediatori

Un Progetto di UNETCHAC realizzato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” nella dimensione del IV Piano d’Azione Nazionale “Donne, Pace e Sicurezza” con il supporto del MAECI K metro 0 – Roma – E’ stato lanciato oggi dallo Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) lo “YouthNet International Children Mediators

Un Progetto di UNETCHAC realizzato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” nella dimensione del IV Piano d’Azione Nazionale “Donne, Pace e Sicurezza” con il supporto del MAECI

K metro 0 – Roma – E’ stato lanciato oggi dallo Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) lo “YouthNet International Children Mediators for Long-lasting Peace and Security”, Rete Internazionale di Giovani Mediatori, nata per sostenere il IV Piano di Azione Nazionale Italiano su “Donne Pace e Sicurezza” (PAN) rendendo “i giovani, in particolare, le giovani donne i protagonisti della costruzione di processi di pace”.

Il progetto, realizzato da UNETCHAC, in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano, è stato ufficialmente presentato durante la conferenza organizzata il 4 Dicembre presso il Circolo degli Esteri di Roma.

Il convegno è stato anche l’occasione per presentare i risultati del più ampio progetto di ricerca della UNETCHAC volto alla protezione dei minori e delle donne in situazioni di conflitto armato, di cui lo YouthNet International è l’ultimo sviluppo.

Nel panorama globale odierno, dove donne e bambini continuano ad essere vittime per eccellenza dei conflitti armati, la Risoluzione 1325/2000 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) e il PAN assumono un’importanza cruciale, non solo per proteggere le donne dalla violenza legata ai conflitti, ma anche per riaffermarne il loro ruolo fondamentale nella prevenzione e risoluzione dei conflitti stessi.

A sottolineare l’urgenza di rafforzare un’azione collettiva per perseguire tale obiettivo, sono stati nei loro interventi:

Luca Fratini, Coordinatore dell’Agenda Donne, Pace e Sicurezza, Giovani e Mediazione presso la Farnesina, Laura Guercio, Segretario Generale UNETCHAC, Fausto Pocar, Professore emerito _ Università di Milano e Presidente UNETCHAC, Rita Padovano nelle veci di Paolo De Nardis, Professore emerito _Università di Roma “La Sapienza”_ Presidente Istituto “S. Pio V”, Giovanna Gnerre Landini, Responsabile Relazioni Internazionali _ UNETCHAC. Insieme a loro, i professori e gli esperti provenienti da atenei e centri di ricerca che sono parte del Network che hanno dialogato con gli studenti internazionali sul ruolo dei giovani nella cooperazione ponendo a confronto i risultati della ricerca.

Ringraziando UNETCHAC e gli organizzatori, Luca Fratini ha sottolineato come: “Quello della Rete dei Giovani Mediatori Internazionali sia un progetto particolarmente importante ed innovativo, proprio per questo il Ministero degli Esteri Italiano ha deciso di sostenerlo nell’ambito del IV Piano di Azione Nazionale. Il progetto –  ha aggiunto –  unisce inoltre quattro agende universali che dialogano tra loro: l’Agenda Minori e Conflitti Armati, l’Agenda Donne Pace e Sicurezza, l’Agenda Giovani Pace e Sicurezza e la Mediazione per la Pace. L’Italia si impegna in prima linea per l’attuazione di tali agende dove è essenziale la collaborazione tra le istituzioni, il mondo accademico e la società civile e dove non solo è necessario lavorare alla protezione delle donne e giovani in conflitto ma anche alla loro partecipazione effettiva ai processi decisionali e al processo di pace. La ricerca della pace è un ambito dove avere una pluralità di attori è vincente, ben venga dunque questo progetto”.

“Questa rete è stata creata per fornire uno spazio sempre attivo per il dialogo costante e lo scambio continuo volti a costruire e mantenere la pace e la sicurezza”, ha sottolineato Laura Guercio. Il Segretario Generale di UNETCHAC ha chiarito, inoltre, come “YouthNet si concentri sull’emancipazione dei bambini e dei giovani provenienti da conflitti, post-conflitti e non-conflitti, rafforzando le loro competenze e capacità di agire come agenti di cambiamento”.

I protagonisti della rete provengono, infatti, da diversi paesi, alcuni di loro nelle aree di conflitto e post-conflitto.Tra questi: Kosovo, Iraq, Repubblica Democratica del Congo, Libano, Sudafrica, Slovenia, Stati Uniti e Brasile; i ragazzi hanno preso parte alle attività formative promosse dal Network.

L’evento si è concluso con la sezione speciale dedicata all’assegnazione di 2 borse di studio intitolate alla memoria, alla dedizione alla cooperazione e alla ricerca dell’Amb. Francesca Tardioli e della sociologa Maria Caterina Federici insieme all’UNETCHAC AWARD 2024 che ha premiato l’impegno nella protezione dei bambini vulnerabili di: Alfredo Santoloci, direttore d’orchestra, compositore e fondatore della Blind Orchestra; Amb. Blanca Jamnišek, fondatrice del Progetto “Our Rights” (Slovenia); Anica Mikuš Kos, pediatra e Presidente di “Slovene Philanthropy; Fabio Abenavoli, medico e Presidente di Emergenza Sorrisi Onlus.

 

di Elena Rossi

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