K metro 0 – Londra – Più sanzioni per i “teppisti che creano scompiglio nelle comunità locali”: fino a due anni di carcere, multe pesanti e persino lavori non retribuiti. Il governo britannico ha deciso un netto giro di vite contri i comportamenti antisociali. La polizia e i consigli di Inghilterra e Galles potranno richiedere
K metro 0 – Londra – Più sanzioni per i “teppisti che creano scompiglio nelle comunità locali”: fino a due anni di carcere, multe pesanti e persino lavori non retribuiti.
Il governo britannico ha deciso un netto giro di vite contri i comportamenti antisociali. La polizia e i consigli di Inghilterra e Galles potranno richiedere nuovi “ordini di rispetto” per bandire i trasgressori persistenti dai centri cittadini o dal bere in luoghi pubblici come le High Street e i parchi. La violazione degli ordini costituirà dunque un reato penale. Il governo ha dichiarato che le misure sostituiranno in parte gli attuali poteri di ingiunzione civile, con una “gamma più ampia di sanzioni” disponibili per affrontare le violazioni.
Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno Yvette Cooper, gli ordini sono “effettivamente una versione modernizzata” degli Asbo (ordini di comportamento antisociale), introdotti per la prima volta dal governo New Labour di Tony Blair negli anni Novanta. Alla “BBC”, il ministro ha spiegato che la polizia avrà maggiori poteri per rispondere ai comportamenti antisociali e che gli agenti potranno arrestare i trasgressori persistenti. Ha aggiunto che gli ordini di rispetto non si applicheranno ai bambini perché “non hanno funzionato” in passato.
Gli Asbo sono stati eliminati in Inghilterra e Galles dal governo di coalizione conservatore-liberaldemocratico, quando il ministro degli Interni era Theresa May; ella sosteneva che fossero troppo burocratici e che criminalizzassero i giovani senza riabilitare i colpevoli. Tuttavia, sono ancora in uso in Scozia e Irlanda del Nord. La Cooper è ora sotto prova: la polizia avrà difatti il tempo e le risorse necessarie per affrontare efficacemente i comportamenti antisociali, con oltre un milione di episodi registrati lo scorso anno? Sembra una sfida impossibile.
Decisamente critici gli attivisti per le libertà civili, timorosi che la polizia possa abusare di questi poteri e criminalizzare i senzatetto. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che la polizia otterrà anche poteri più forti per affrontare “la piaga delle biciclette fuoristrada nei parchi pubblici e dei pericolosi e-scooter sui marciapiedi, le corse in strada e il cruising”. Secondo le nuove direttive, infatti, gli agenti non dovranno più emettere un avvertimento prima di sequestrare i veicoli coinvolti in comportamenti antisociali. I nuovi ordini di rispetto, promessi nel manifesto elettorale dei laburisti, saranno introdotti nell’ambito di una prossima legge sul crimine e la polizia.
I trasgressori potrebbero anche essere obbligati a frequentare servizi di trattamento della droga o dell’alcol, o corsi di gestione dell’ira. Il primo ministro Sir Keir Starmer ha dichiarato che gli ordini di rispetto sono un modo “semplice ma efficace” per affrontare i comportamenti antisociali che “danneggiano le comunità”. Ha comunicato letteralmente all’emittente britannica che la misura ha “i denti”, poiché le persone che violano gli ordini possono essere arrestate.
Insomma, Satrmer ha promesso 13.000 agenti di polizia di quartiere e di supporto alla comunità in più, che si concentreranno sui “trasgressori più prolifici”. Il leader dei liberaldemocratici, Sir Ed Davey, sostiene tuttavia che è necessario aumentare gli agenti di polizia comunitaria per prevenire i comportamenti antisociali. “Temo di essere piuttosto preoccupato che si tratti più di comunicati stampa che di azioni reali per aiutare le nostre comunità e le persone che soffrono di comportamenti antisociali”, ha precisato.
Ancora più critico Akiko Hart, direttore del gruppo di campagna Liberty, secondo il quale i nuovi ordini di rispetto sono “del tutto inutili” e “quasi identici” ai poteri esistenti. È importante che le comunità si sentano sicure, ma trascinare più persone nel sistema giudiziario non è il modo per farlo”.