K metro 0 – Mosca – La guerra russo-ucraina entra in quella che alcuni funzionari affermano potrebbe essere la sua fase finale, la più pericolosa, con le forze di Mosca in avanzamento al ritmo più veloce dalle prime settimane del conflitto nel 2022, e l’Europa in affanno a tentare di rinforzare Kiev. Lunedì 18 novembre,
K metro 0 – Mosca – La guerra russo-ucraina entra in quella che alcuni funzionari affermano potrebbe essere la sua fase finale, la più pericolosa, con le forze di Mosca in avanzamento al ritmo più veloce dalle prime settimane del conflitto nel 2022, e l’Europa in affanno a tentare di rinforzare Kiev.
Lunedì 18 novembre, il Cremlino ha dichiarato che la Russia avrebbe risposto a quella che ha definito una decisione sconsiderata dell’amministrazione Biden, che trascinerebbe gli Stati Uniti direttamente nel conflitto. Intanto la Russia ha mandato un segnale importante avviando la produzione in massa di rifugi antiaerei mobili “resistenti alle radiazioni nucleari”, in grado di proteggere da minacce provocate anche da onde d’urto. Lo ha affermato l’istituto di ricerca del ministero delle Emergenze russo.
Il rifugio mobile “KUB-M” appare dunque come un container rinforzato. Può offrire una certa protezione contro radiazioni, schegge, detriti e incendi ed essere dispiegato nel vasto terreno ghiacciato settentrionale della Russia, secondo l’istituto statale. Nella configurazione base, esso è composto da due blocchi: un riparo per 54 persone e un blocco tecnico, ma è possibile ampliarlo di moduli aggiuntivi. A differenza dei rifugi fissi, i moduli KUB-M possono essere trasportati e installati ovunque, collegandosi alle reti dei servizi pubblici. Il tempo di produzione del kit e la sua installazione richiedono fino a tre mesi, il che è molto più veloce ed economico rispetto alla costruzione di rifugi permanenti.
L’istituto di ricerca del ministero delle Emergenze non ha collegato la mossa a nessuna crisi attuale, sebbene l’annuncio sia arrivato proprio mentre l’amministrazione uscente del presidente Usa Joe Biden ha accettato di consentire all’Ucraina di lanciare missili Made in Usa a lungo raggio in profondità nella Russia.
Il riparo mobile è stato così il risultato del lavoro di specialisti e scienziati dell’Istituto di ricerca panrusso per la protezione civile e le situazioni di emergenza. Va detto che il modulo è in grado di proteggere la popolazione da diverse situazioni di emergenza, comprese le radiazioni luminose derivanti da un’esplosione nucleare e dalla contaminazione radioattiva. Non prevede soggiorni fissi ma a breve termine.
Di certo non si tratta di nuovi tipi di Isba, la tipica abitazione rurale della Russia, Mosca con questa mossa, manda un forte messaggio trasversale all’occidente. Speriamo che non diventi nè una moda immobiliare, né una dimora fissa per gli Uomini.