K metro 0 – Città del Vaticano – L’Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, Rajae Naji Mekkaoui, ha elogiato in un incontro organizzato da Caritas Politica il 13 novembre, la politica migratoria del Marocco sulla scena internazionale. “Il Regno è un partner affidabile nel campo della cooperazione
K metro 0 – Città del Vaticano – L’Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, Rajae Naji Mekkaoui, ha elogiato in un incontro organizzato da Caritas Politica il 13 novembre, la politica migratoria del Marocco sulla scena internazionale.
“Il Regno è un partner affidabile nel campo della cooperazione per la gestione dei flussi migratori, la lotta contro la migrazione illegale e la tratta di esseri umani, in quanto è un attore molto attivo nei processi e nelle iniziative portate avanti su questi temi, a livello bilaterale, regionale, continentale e internazionale” ha dichiarato l’ambasciatrice al meeting sul tema “Migrazione e politica migratoria del Regno del Marocco”.
L’attuazione della Strategia nazionale sull’immigrazione e l’asilo (SNIA), ha proseguito, ha permesso di avviare due operazioni eccezionali per l’integrazione di coloro che risiedono illegalmente in Marocco, durante le quali è stata regolarizzata la situazione di circa 60.000 migranti, provenienti soprattutto dai Paesi dell’Africa subsahariana.
Nel corso del 2023, il Marocco ha così legalizzato oltre 2.300 rifugiati, ha sottolineato il diplomatico, ricordando che il Regno è stato uno dei primi Paesi ad aver ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati e il secondo al mondo ad aver ratificato la Convenzione sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.
“Sotto la guida del Re Mohammed VI, il Marocco ha adottato una strategia nazionale globale, solidale, umanista e pionieristica sull’immigrazione e l’asilo, che comprende vari aspetti, in particolare il rispetto dei diritti umani e la conformità al diritto internazionale”, ha sottolineato la Mekkaoui.
“L’approccio marocchino, che mira anche a sfruttare i benefici della migrazione come catalizzatore dello sviluppo, garantendo al contempo la necessaria protezione ai migranti in situazioni di vulnerabilità, prevede una serie di programmi d’azione settoriali che riguardano l’istruzione, la formazione, la salute, l’alloggio, la protezione sociale, l’occupazione, la cultura, la lotta contro la tratta di esseri umani e la cooperazione internazionale, nonché la governance”, ha spiegato.
Non a caso il Marocco ha ospitato il Forum globale su migrazione e sviluppo a Marrakech nel dicembre 2018, che ha portato all’adozione del Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare. Questo è stato il coronamento degli sforzi e dell’interesse speciale del Regno per l’Africa, ha insistito.
“L’interesse del Regno del Marocco riflette il forte impegno e la leadership del Re Mohammed VI in Africa sulla questione della migrazione, attraverso diverse iniziative, come l’Agenda africana sulla migrazione, che propone una nuova visione nella gestione della migrazione africana e della governance in Africa”, ha aggiunto l’ambasciatrice.
Sul fronte europeo, la cooperazione multidimensionale con i Paesi continentali si basa su un approccio globale, fondato sul rispetto reciproco, solidarietà e sulla ricerca di soluzioni durature, ha aggiunto la diplomatica, sottolineando che a livello euro-africano ed euro-mediterraneo, il Marocco contribuisce a facilitare le dinamiche di dialogo sulla questione migratoria nell’ambito del Processo di Rabat su migrazione e sviluppo, lanciato nel 2006.
“Il Marocco ha costantemente sottolineato l’importanza di una governance razionale e umana delle questioni migratorie, a livello regionale e multilaterale, in linea con gli obiettivi del Patto di Marrakech”, ha concluso la diplomatica.