K metro 0 – Beirut – Israele continua a bombardare il sud di Beirut. Un attacco, il sesto da martedì, ha preso di mira oggi la periferia meridionale della capitale libanese, dopo un nuovo appello all’evacuazione lanciato dall’Idf per le aree di Chouaifat Al-Omrousiya e al-Ghobeiry. Le incursioni sferrate in tre giorni hanno puntato sui
K metro 0 – Beirut – Israele continua a bombardare il sud di Beirut. Un attacco, il sesto da martedì, ha preso di mira oggi la periferia meridionale della capitale libanese, dopo un nuovo appello all’evacuazione lanciato dall’Idf per le aree di Chouaifat Al-Omrousiya e al-Ghobeiry.
Le incursioni sferrate in tre giorni hanno puntato sui sobborghi meridionali della città, facendo otto vittime. Il nuovo ministro della Difesa israeliano Israel Katz non arretra di un millimetro. “Non chiederemo un cessate il fuoco, non autorizzeremo alcun accordo che non includa il raggiungimento degli obiettivi della guerra, e in particolare il diritto di Israele di agire da solo contro qualsiasi attività terroristica”, ha avvertito martedì.
La situazione si fa sempre più grave. In un rapporto pubblicato oggi, l’ONG Human Rights Watch ritiene che i ripetuti ordini di evacuazione dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza stiano portando allo sfollamento forzato della popolazione, che equivale al “crimine di guerra del trasferimento forzato”. Secondo l’associazione, “le azioni di Israele sembrano anche corrispondere alla definizione di pulizia etnica” nelle aree in cui l’esercito ha ordinato ai palestinesi di andarsene e in cui non potranno tornare.
Intanto, soldati israeliani sono presi di mira da Hezbollah. Il movimento libanese ha affermato nella notte di aver lanciato missili contro soldati israeliani nel nord di Israele, poco dopo aver rivendicato la responsabilità di un altro attacco alle truppe israeliane dispiegate nel sud del Libano. Mercoledì l’esercito israeliano aveva annunciato la morte di sei suoi soldati nel sud del Libano, il cui numero è salito a 47 negli scontri con Hezbollah. Ne riferisce franceinfo.
A seguito dei continui attacchi al Libano, il capo diplomatico dell’UE Josep Borrell ha proposto agli Stati membri dell’Unione Europea di sospendere il dialogo politico regolare con Israele. I funzionari dell’UE a Bruxelles hanno dichiarato ieri che i rapporti delle organizzazioni internazionali indipendenti suggeriscono che Israele sta violando i diritti umani e il diritto umanitario internazionale. Tra i morti degli attacchi dell’Idf ci sono difatti soprattutto donne e bambini.
Vale la pena ricordare che il dialogo politico con Israele è regolato da un accordo di associazione che risale al 2000. E che prevede, tra l’altro, un dialogo regolare per rafforzare le relazioni e sviluppare ulteriormente il partenariato. L’accordo prevede soprattutto che le relazioni tra le parti contraenti si basino sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. Esso copre anche la cooperazione economica in settori come l’industria, l’energia, i trasporti e il turismo.
Già in ottobre Borrell aveva annunciato di voler tenere un dibattito sulla condotta di Israele nella Striscia di Gaza e in Libano durante la prossima riunione dei ministri degli Esteri, e così la Spagna e l’Irlanda. Per l’attuazione occorre però l’unanimità. Ma Paesi come l’Ungheria e la Repubblica Ceca si sono finora schierati chiaramente con Israele. Tuttavia, i funzionari dell’UE sottolineano che, secondo Borrell, la sola discussione tra gli Stati membri potrebbe inviare un chiaro segnale politico.
di Sandro Doria