K metro 0 – Beirut – Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno confermato la cattura di Imad Amhaz, in un blitz nel nord del Libano. Secondo quanto reso noto dalle Idf, a effettuare l’operazione è stata “l’unità commando Shayetet 13 della Marina israeliana”. Il cittadino libanese Imad Amhaz, è considerato dallo Stato Ebraico
K metro 0 – Beirut – Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno confermato la cattura di Imad Amhaz, in un blitz nel nord del Libano. Secondo quanto reso noto dalle Idf, a effettuare l’operazione è stata “l’unità commando Shayetet 13 della Marina israeliana”.
Il cittadino libanese Imad Amhaz, è considerato dallo Stato Ebraico un esponente di Hezbollah, ma il governo libanese e la sua famiglia affermano che è un capitano di mare civile. Infatti, Beirut smentisce tutto, per il ministro dei trasporti Ali Hamie si tratta soltanto di un “capitano di nave civile” e ha paventato la possibilità di configurare l’operazione come una violazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, adottata nel 2006 per garantire la sicurezza al confine tra Libano e Israele; Beirut ha promesso di avviare una apposita procedura legale presso l’Onu. Tuttavia, Hezbollah non ha ancora commentato la vicenda. Israele, in un breve comunicato, ha riferito che Amhaz è sotto interrogatorio dell’Unità 504 della Direzione dell’intelligence militare israeliana.
Come riportato dai media libanesi, un’unità militare israeliana è sbarcata ieri dal mare e ha poi fatto irruzione in uno chalet sulla costa di Batroun, a sud della città settentrionale di Tripoli. Dopo aver prelevato il cittadino libanese Amhaz, definito da Tel Aviv una “importante fonte di conoscenza”, i militari israeliani si sono allontanati a bordo di motoscafi. Secondo quanto riporta “Times of Israel”.
Le operazioni condotte finora da Israele oltre il confine libanese a Nord, erano state rapidi raid di corpi speciali e attacchi aerei. Non è chiaro tuttavia quale sia il ruolo di Ahmaz all’interno del movimento di Hezbollah.
Nel frattempo, l’Unifil ha smentito categoricamente, ogni coinvolgimento nel blitz israeliano vicino a Tripoli; la smentita arriva dopo la diffusione della notizia da parte dei media locali, che l’operazione dell’esercito israeliano era stata condotta in coordinamento con la Marina tedesca, che opera all’interno di Unifil per impedire alla Marina libanese di interferire.
“L’Unifil non è coinvolta nel facilitare alcun rapimento o qualsiasi altra violazione della sovranità libanese”, ha dichiarato un portavoce della missione di peacekeeping ad Asharq. “Informazioni fuorvianti e voci infondate sono irresponsabili e mettono a rischio le forze di mantenimento della pace”, ha aggiunto.