K metro 0 – Beirut – L’esercito israeliano è tornato a colpire Beirut. All’alba almeno 10 raid hanno preso di mira diversi edifici della capitale libanese, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Nna dopo che le Idf avevano emesso ordini di evacuazione per diversi edifici. La ripresa degli attacchi contro Beirut, unita all’espansione dell’aggressione israeliana
K metro 0 – Beirut – L’esercito israeliano è tornato a colpire Beirut. All’alba almeno 10 raid hanno preso di mira diversi edifici della capitale libanese, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Nna dopo che le Idf avevano emesso ordini di evacuazione per diversi edifici.
La ripresa degli attacchi contro Beirut, unita all’espansione dell’aggressione israeliana in Libano e alle ripetute minacce di evacuare la popolazione, indicano “il rifiuto da parte del nemico israeliano di tutti gli sforzi per garantire un cessate il fuoco”, ha commentato il Primo Ministro libanese ad interim, Najib Mikati, dopo i raid delle scorse ore.
“I raid hanno provocato una distruzione massiccia nelle aree prese di mira, con decine di edifici rasi al suolo, oltre allo scoppio di incendi”, ha riportato la Nna, precisando che i raid hanno colpito le aree di Ghobeiry e Al-Kafaat, l’autostrada Sayyed Hadi, le vicinanze del complesso Al-Mujtaba e la vecchia strada dell’aeroporto.
Secondo la portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS) Margaret Harris, almeno 132 operatori sanitari sono rimasti uccisi mentre erano in servizio in Libano, denunciando una chiara violazione del diritto internazionale.
Intanto, nella notte le Idf hanno abbattuto sui cieli della Siria un altro drone lanciato contro Israele dall’Iraq. In precedenza due droni erano stati abbattuti sul Mar Rosso e ad altri due vicino al Mar Morto. Le Idf hanno anche comunicato che una salva di 10 razzi è stata sparata dal Libano contro il Nord di Israele: alcuni sono stati intercettati e i restanti hanno colpito aree senza riportare danni.
Israele ha condotto inoltre un raid su Baalbek, città del Libano orientale, sede di uno dei siti archeologici più importanti del Medio Oriente, dal 1984 dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e già bersagliata nei giorni scorsi. Lo ha riferito l’agenzia di stampa libanese Nna, precisando che il raid ha preso di mira il quartiere di Zahraa. Dal canto suo, Jeanine Hennis-Plasschaert, Coordinatrice Speciale delle Nazioni Unite per il Libano, ha affermato che il patrimonio culturale del Paese è messo in pericolo dagli attacchi israeliani, specialmente le antiche città libanesi di Tiro e Baalbek che ospitano rovine romane dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.