K metro 0 – Beirut – Sarebbero almeno tre i giornalisti uccisi a Hasbaya in un raid aereo israeliano dove alloggiavano anche altri reporter nel Libano orientale, vicino al confine con la Siria. Lo riferiscono i media libanesi spiegando che, tra le vittime, si contano un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l’emittente Al-Mayadeen e un cameraman che
K metro 0 – Beirut – Sarebbero almeno tre i giornalisti uccisi a Hasbaya in un raid aereo israeliano dove alloggiavano anche altri reporter nel Libano orientale, vicino al confine con la Siria. Lo riferiscono i media libanesi spiegando che, tra le vittime, si contano un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l’emittente Al-Mayadeen e un cameraman che lavorava per la tv Al-Manar vicina a Hezbollah. Si tratta di Wissam Qassem e Ghassan Najjar, oltre al tecnico Mohammad Reda. È la prima volta che la regione di Hasbaya, a maggioranza drusa, viene presa di mira dalle forze israeliane.
L’attacco che è avvenuto alle ore 3:30 ora locale, ha colpito un piccolo albergo di Hasbaya, una località di quasi cinquemila abitanti situata a circa 50 chilometri a sud della capitale libanese Beirut. Altri reporter presenti sulla scena hanno affermato che il posto in cui dormivano i giornalisti di quelle emittenti è stato preso di mira direttamente. Per il ministro dell’Informazione libanese è un “crimine di guerra”, riferiscono media libanesi.
In Medio Oriente, sono stati superati limiti in modalità che non hanno precedenti. L’informazione è una delle vittime di Israele nello scontro armato con i suoi avversari. Non si era visto un numero così elevato di operatori dei media caduti in un conflitto bellico recente. Ma l’esercito di Tel Aviv ha preso di mira giornalisti, fotografi e cameramen anche in Libano e in Cisgiordania.
Dal 7 ottobre 2023, sono stati uccisi circa 122 giornalisti. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cjp, ong con sede a New York) tiene un conto aggiornato di uccisioni e ferimenti di operatori dell’informazione. Le vittime nella guerra in corso da un anno sono 112 palestinesi, 4 israeliani, 6 libanesi. Inoltre, sono stati registrati 40 ferimenti, 2 sparizioni e 54 arresti.
La risposta militare voluta dal governo di Netanyahu ha fatto più di 45mila vittime, secondo le stime riconosciute a livello internazionale. I giornalisti palestinesi dentro la Striscia sono stati gli unici a fornire notizie e testimonianze – dato che le forze israeliane non hanno mai permesso alle troupe straniere di entrare – e hanno pagato un prezzo altissimo, condividendo con la popolazione i bombardamenti, la fame e gli sfollamenti.