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Documentario sull’estrema destra inglese “censurato” dal London Film Festival

Documentario sull’estrema destra inglese “censurato” dal London Film Festival

K metro 0 – Londra – Undercover: Exposing the Far Right. Un documentario, che disvela  le attività di una rete di estrema destra nel Regno Unito è stato ritirato, all’ultimo minuto, dal London Film Festival (LFF). Il film non era ancora stato annunciato formalmente dal festival, divenuto negli anni uno dei più prestigiosi in Europa.

K metro 0 – Londra – Undercover: Exposing the Far Right. Un documentario, che disvela  le attività di una rete di estrema destra nel Regno Unito è stato ritirato, all’ultimo minuto, dal London Film Festival (LFF).

Il film non era ancora stato annunciato formalmente dal festival, divenuto negli anni uno dei più prestigiosi in Europa. Ma gli organizzatori hanno deciso, improvvisamente, di non proiettarlo per motivi di sicurezza, a causa del suo contenuto. Scandaloso, a dir poco…  

Il docufilm, della  regista Havana Marking, vincitrice del Sundance  per “Afghan Star” (un talent show in cui i partecipanti cantano per poi essere votati dai telespettatori afghani attraverso l’invio di SMS, prima, vera parvenza di democrazia per il popolo, nonostante  i tentativi dei talebani di sabotare la rete di telefonia mobile per impedire il voto del pubblico)  segue gli investigatori di   Hope Not Hate (Speranza, non odio) mentre tentano di rintracciare i membri di un violento gruppo di estrema destra che pianifica dimostrazioni e campagne intimidatorie. Hope not Hate (un gruppo antirazzista famoso per le sue campagne contro l’estremismo islamico e l’antisemitismo) segue gcli investigatori di Hope Not Hate sulle tracce dei membri di un violento gruppo di estrema destra che pianifica dimostrazioni e campagne intimidatorie. Il film indaga anche su un importante attivista di estrema destra britannico e sui suoi legami con un multimilionario statunitense, finanziatore della ricerca sull’eugenetica (disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza…).  E  evidenzia le opinioni razziste dell’ex candidato sindaco di Londra Nick Scanlon (esponente di Britain First, il Partito fascista e neofascita creato nel 2011 da ex membri del British National Party).

Un documentario di 90 minuti che segue gli attivisti di Hope Not Hate mentre intraprendono indagini segrete con telecamere nascoste che rivelano come gli attivisti di estrema destra abbiano elaborato piani per colpire le comunità minoritarie e utilizzare influencer ben finanziati ed esperti di media per diffondere materiale razzista a nuovi pubblici.

Il docufilm  arriva dopo una serie di rivolte razziali avvenute in città in tutto il Regno Unito quest’estate e durate poco meno di una settimana. La violenza era scoppiata in tutto la Gran Bretagna dopo l’accoltellamento mortale di tre ragazze a un corso di danza a Southport. I disordini erano stati inizialmente alimentati dalla disinformazione sui social media secondo cui il presunto aggressore, Axel Rudakubana, nato a Cardiff, era un richiedente asilo, d’origine islamica… (vedi, Nizar Ramadam, “Regno Unito, 39 agenti feriti nei disordini di Southportwww.kmetro0.it, 31 luglio 2024 e Mario Baccianini, “Regno Unito: l’islamofobia è figlia di politiche razziste di lunga data”, www.kmetro0.it, 16 agosto 2024). La rabbia ha continuato a essere fomentata online, non da ultimo dal proprietario di X/Twitter Elon Musk, che aveva criticato il primo ministro britannico Keir Starmer e aveva affermato che la Gran Bretagna è sull’orlo della guerra civile.

Dopo aver esplorato tutte le opzioni possibili per proiettare questo film a un festival cinematografico pubblico, abbiamo preso la straziante decisione di non presentare ‘Undercover: Exposing the Far Right’ al LFF“, ha detto al settimanale  “Observer”  la direttrice del festival Kristy Matheson. “Penso che il film sia eccezionale e quasi certamente uno dei migliori documentari che abbia visto quest’anno. Tuttavia, i lavoratori del festival hanno il diritto di sentirsi al sicuro”.  

E’  stata una decisione “che non abbiamo preso alla leggera“, ha detto Matheson ma solo “dopo aver consultato i colleghi”.

Parlando con “Variety”, la regista del docufilm, Havana  Marking ha detto che la decisione era nata da una “paura genuina“. Ma ha aggiunto che “per me, la paura è una forma di censura, non è deliberata, ma funziona in questo modo e le uniche persone che beneficiano di questa decisione sono le estreme destre“. Marking ha detto che il Regno Unito si trova ora in una “nuova realtà“, dopo le rivolte razziali avvenute all’inizio dell’anno e le varie vittorie dell’estrema destra in tutta Europa. “E noi come industria dobbiamo capire come affrontarla, perché non se ne andrà. Non possiamo mettere a tacere i film“,  ha aggiunto. “Quello che mi terrorizza è che ora Londra prevalga l’idea che ‘Non possiamo più mostrare film politici’. Sarebbe il risultato peggiore“.

Il film rivela come Hope Not Hate espone e affronta l’estrema destra, spesso mentre affronta abusi e minacce di morte“, ha dichiarato a “Variety” il presidente dell’associazione antirazzista Nick Lowles. “La sicurezza deve sempre essere una priorità assoluta. Ma non possiamo negare che è deludente vedere il coraggioso lavoro del nostro staff negato al più vasto pubblico possibile. Ora, più che mai, la vera natura dell’estrema destra, in Gran Bretagna e all’estero deve essere esposta“.

Undercover: Exposing the Far Right” debutterà questa sera, lunedì 21 ottobre 2024, sulla rete britannica Channel 4.

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