K metro 0 – Berlino – Due punti del Piano per la vittoria presentati da Volodymir Zelensky per porre fine alla guerra entro il 2025 sono stati respinti dal cancelliere tedesco Olaf Scholz prima di riunirsi oggi con Joe Biden, Emmanuel Macron e Keir Starmer per il vertice sull’Ucraina e sul Medio Oriente, slittato dalla scorsa settimana. “E’ responsabilità della Germania evitare che la guerra fra la Russia e l’Ucraina diventi una guerra fra la Russia e la Nato” ha affermato.

No, dunque all’invio di armi a lungo raggio a Kiev, come i missili Taurus. “Non considero questa una fornitura appropriata, e così rimarranno le cose”, No di Scholz anche – in linea con la posizione Usa – a un invito veloce all’Ucraina ad aderire alla Nato. Il presidente americano oggi a Berlino incontrerà in bilaterale Scholz e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. Con loro discuterà in particolare del sostegno all’Ucraina. Macron e Starmer si uniranno poi ai colloqui per parlare anche di Medio Oriente.

Scholz discuterà poi dell’escalation della crisi in Medio Oriente e di migranti domani a Istanbul con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Intanto il capo della NATO Mark Rutte ritiene preoccupanti le voci di combattimenti della Corea del Nord in Ucraina. Zelensky la scorsa settimana ha difatti accusato Kim Jong-un di aver consegnato personale alle forze russe. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, il presidente ucraino si è basato sull’intelligence ucraina.

Secondo il sito ucraino di notizie militari Defense Express, i nordcoreani potrebbero anche sorvegliare il confine russo, permettendo ai soldati russi di combattere in Ucraina. Ciò consentirebbe alla Russia di dispiegare meglio le proprie truppe. Queste notizie non sono state confermate.

La BBC news afferma difatti di non aver ancora visto “alcun segno di tale unità”. Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nega il coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra. Secondo lui, sia l’intelligence britannica sia quella statunitense non forniscono alcuna prova di tale affermazione.

Oltre a Rutte e Zelensky, anche gli Stati Uniti sono preoccupati da queste notizie. “Significherebbe un grande miglioramento delle relazioni tra Russia e Corea del Nord”, riferisce il Dipartimento di Stato americano.

Per gli esperti le preoccupazioni sono giustificate. Negli ultimi mesi, infatti, Mosca e Pyongyang hanno intensificato la loro cooperazione. Ad esempio, il presidente russo Vladimir Putin ha di recente inviato al leader nordcoreano Kim Jong-un un messaggio per il suo compleanno e a luglio i leader hanno brindato a “un patto pacifico e difensivo”. La cooperazione si rifletterebbe anche sulle crescenti prove che la Russia sta usando munizioni nordcoreane.

Tuttavia gli esperti militari ribattono che è dubbio la Russia possa aggiungere con successo soldati nordcoreani alle sue forze. “Ad esempio, anche far lavorare i prigionieri russi non è stato facile”, ha detto un analista al canale britannico. Inoltre, la Corea del Nord ha un esercito numeroso ma inesperto. Esiste inoltre una barriera linguistica e i nordcoreani non hanno familiarità con i sistemi russi.