K metro 0 – Atene – La Grecia vede questa settimana la più grande esercitazione aerea della Nato, la “Ramstein Flag 24”, che si svolge presso la base di Andravida, nel Peloponneso occidentale, e terminerà venerdì 11 ottobre, riportano i media ellenici.

Stanno partecipando all’esercitazione le forze aree di 13 paesi di cui, oltre alla Grecia, anche Francia, Italia, Svezia e Stati Uniti. Non passa però inosservata l’assenza del vicino Turchia.

Mentre la guerra continua sul fronte ucraino, ad Andravida il 30 settembre si sono radunati 140 aerei di ogni tipo, provenienti da diversi paesi dell’Alleanza Atlantica. Solo nelle prime 24 ore, si sono svolti 60 voli di giorno e 40 notturni. La Ramstein Flag è stata infatti organizzata con l’obbiettivo di aumentare la cooperazione e l’integrazione tra le aviazioni della Nato ed è una grande occasione per provare diverse tattiche e tecniche. È la prima volta che questa esercitazione si svolge al di fuori della Germania e la scelta della Grecia non è casuale, vista la vicinanza ad aree di interesse come il Mar Nero e il Medio Oriente.

La Turchia, pur essendo formalmente membro della Nato, ha scelto di non prender parte a questa esercitazione. Decisiva è stata l’insistenza di Ankara a non presentare i piani di volo dei suoi aerei ad Atene, scelta criticata dall’Aeronautica Militare greca e dalla Nato. Infatti, tutti i partecipanti alle esercitazioni militari dell’Alleanza Atlantica devono mostrare i piani di volo al paese ospitante. La Turchia, invece, ha tentato di sottoporre queste informazioni direttamente alla Nato, scavalcando la Grecia. Non è questa la prima occasione in cui Ankara non partecipa a eventi del genere organizzati sul suolo ellenico, poiché già nel 2022 si giunse a una situazione simile con l’esercitazione Nato “Tiger Meet” ad Araxos.

I rapporti tra Atene e Ankara sono storicamente complessi. Soprattutto, nell’espansione navale turca nel Mediterraneo orientale Atene vede segni di una rivalità secolare e una minaccia alla sua sicurezza nazionale. Si dimostrano sempre più complesse anche le relazioni tra la Turchia e la Nato. Ankara, pur facendo parte dell’Alleanza Atlantica, ha intrapreso da decenni una politica sempre più autonoma e indipendente dagli Stati Uniti.

l possibile miglioramento delle relazioni fra Grecia e Turchia è essenziale anche per gestire la sicurezza geopolitica della macroarea tra Europa e Medio Oriente A osservare bene poi, se ci fossero effettivi passi in avanti diplomatici tra Grecia e Turchia, chi ne trarrebbe il maggiore vantaggio sarebbe la Nato, in quanto avrebbe la concreta possibilità di disinnescare un vecchio fronte di tensioni in un momento in cui energie e attenzioni sono concentrate sui due conflitti in Medio Oriente e Ucraina.