K metro 0 – Oslo – Le autorità norvegese hanno emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di un cittadino norvegese di origini indiane, scomparso la settimana scorsa durante un viaggio negli Stati Uniti.

Si tratta di Rinson Jose, fondatore di Norta Global Ltd, un’azienda bulgara che si presume faccia parte della catena di fornitura dei cercapersone di Hezbollah fatti esplodere da Israele in Libano il 18 settembre scorso.

Le esplosioni dei cercapersone (e successivamente dei walkie-talkie) che hanno causato la morte di 37 persone e il ferimento di diverse centinaia in Libano. l’esplosivo è stato nascosto all’interno delle batterie dei cercapersone portati in Libano con una tecnologia così avanzata da essere praticamente impossibile da rilevare. Lo sostengono due alti funzionari della sicurezza libanese all’emittente americana Cnn. L’attacco non è stato rivendicato da Tel Aviv, ma sul fatto che dietro ci sia la mano di Israele ci sono pochi dubbi. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha tacitamente riconosciuto il ruolo del suo paese il giorno dopo l’attacco con i cercapersone, elogiando “gli eccellenti risultati, raggiunti insieme allo Shin Bet e al Mossad”. Sia il Libano che Hezbollah hanno incolpato Israele per gli attacchi.

Dopo le esplosioni del 18 settembre, Reuters ha rintracciato Jose ma l’uomo si è rifiutato di rilasciare commenti sull’azienda bulgara, riattaccando il telefono. Da allora non è stato più rintracciabile. Il suo datore di lavoro, la società di media norvegese DN Media Group, ha riferito ai media che Jose è partito per una conferenza a Boston il 17 settembre e dal giorno successivo la società non è riuscita a contattarlo.