K metro 0 – Washington – “Per rafforzare le capacità dell’Ucraina di colpire” la Russia, ho deciso di fornire munizioni a lungo raggio”. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rinnova il sostegno a Kiev dopo l’invio di altri aiuti militari per 7,9 miliardi di dollari. Manca per ora il via libera all’uso dei missili Atacms
K metro 0 – Washington – “Per rafforzare le capacità dell’Ucraina di colpire” la Russia, ho deciso di fornire munizioni a lungo raggio”. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rinnova il sostegno a Kiev dopo l’invio di altri aiuti militari per 7,9 miliardi di dollari. Manca per ora il via libera all’uso dei missili Atacms per colpire obiettivi militari nel territorio nemico.
Nell’ultimo pacchetto ci sono munizioni a lungo raggio Joint Standoff Weapon (Jsow), un’altra batteria di Patriot e missili per la difesa aerea. “Il mio messaggio è chiaro: gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina il supporto di cui ha bisogno per vincere questa guerra”, ha ribadito il presidente statunitense, spiegando di aver ordinato al Dipartimento della Difesa di stanziare tutti i fondi rimanenti per l’assistenza alla sicurezza che sono stati stanziati per l’Ucraina entro la fine del suo mandato. Si tratta di 2,4 miliardi di dollari.
“Ho anche autorizzato 5,5 miliardi di dollari nel quadro del Presidential drawdown authority in modo che la mia amministrazione possa utilizzare appieno i fondi stanziati dal Congresso” a favore di Kiev, ha aggiunto Biden, secondo cui “per rafforzare la capacità dell’aeronautica militare ucraina, ho ordinato al Dipartimento della Difesa di espandere l’addestramento per i piloti ucraini di F-16” con altri 18 che saranno addestrati l’anno prossimo. Biden ha anche annunciato che convocherà un incontro a livello di leader dell’Ukraine Defense Contact Group in Germania il mese prossimo per coordinare gli sforzi degli oltre 50 Paesi che sostengono l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa.
La decisione di Biden arriva nelle stesse ore in cui il presidente russo Vladimir Putin ha prospettato un cambiamento nella dottrina nucleare della Russia. Mosca, ha detto Putin, valuterebbe l’uso di armi atomiche anche in caso di attacco da un paese ‘non nucleare’ sostenuto però da una potenza nucleare. Inoltre, il ricorso alle armi nucleari potrebbe scattare anche in caso di attacco alla Russia con missili convenzionali e droni. Insomma, uno scenario associabile alla guerra in corso.
Le dichiarazioni di Putin non possono, ma devono essere considerate un segnale per l’Occidente, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass. “È un segnale che avverte questi Paesi delle conseguenze nel caso in cui partecipino a un attacco al nostro Paese con vari mezzi, e non necessariamente nucleari”, ha spiegato Peskov.