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La tempesta Boris mette in ginocchio Europa orientale e centrale

La tempesta Boris mette in ginocchio Europa orientale e centrale

K metro 0 – Parigi – Una forte alluvione ha causato almeno 9 morti, dalla Polonia alla fino al Mar Nero. Infatti, continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l’Europa centrale. Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in

K metro 0 – Parigi – Una forte alluvione ha causato almeno 9 morti, dalla Polonia alla fino al Mar Nero. Infatti, continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l’Europa centrale. Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in Europa dal 1997.

L’uragano Boris ha fatto già registrare il sesto decesso nella regione di Galati, in Romania, ma anche a Vaslui e Iasi, nell’est del Paese. Circa 300 persone hanno dovuto essere evacuate per mettersi in salvo e 6.000 case coloniche sono state colpite dalle inondazioni.  Le vittime erano soprattutto anziane, tra cui due donne di 96 e 86 anni. La massa d’acqua ha colpito soprattutto i villaggi più remoti.

Fra le vittime di “Boris” anche una persona annegata in Polonia e un pompiere in Austria. Nella Repubblica ceca invece, sono date per scomparse sette persone e si registra una vittima. Anche l’Italia sta per tornare nel mirino di una pesante ondata di maltempo.

Preoccupa anche la situazione in Germania, soprattutto in Baviera, in alcune località. Le nuove piogge continue stanno causando un nuovo innalzamento dei livelli dell’acqua nel sud-est della regione, riferisce l’Hochwassernachrichtendienst (HND). Secondo l’HND, le precipitazioni si attenueranno martedì e “la situazione delle inondazioni si attenuerà di nuovo con il tempo prevalentemente secco”. Il livello dell’acqua dell’Elba ha invece continuato a salire in Sassonia. A Schöna, al confine con la Repubblica Ceca, lunedì era in vigore il livello di allerta tre, con il livello dell’acqua dell’Elba a 6,13 metri.

Secondo la polizia, altre due persone sarebbero morte a causa delle inondazioni in Austria. Le autorità hanno annunciato che un uomo di 70 e un uomo di 80 anni sono deceduti nelle loro rispettive case in comuni della Bassa Austria. I due uomini sono rimasti vittime dell’acqua all’interno degli edifici. Un vigile del fuoco era già morto domenica mentre pompava una cantina.

Le alluvioni stanno mettendo in ginocchio anche gli agricoltori.  Dopo aver combattuto contro la siccità nel 2022 e nel 2023, quelli francesi hanno dovuto adattarsi a condizioni molto umide in primavera e anche, per la metà settentrionale del Paese, quest’estate. Ora che per i viticoltori è iniziata la vendemmia, il settore fa il bilancio di un anno complicato.

L’inizio del raccolto estivo ha così riportato alla memoria dei cerealicoltori l’ultima crisi del settore, quella del 2016. “All’epoca tutti erano preoccupati”, ricorda a franceinfo Eric Thirouin, presidente dell’Associazione generale dei produttori di grano (AGPB) e della Camera dell’agricoltura dell’Eure-et-Loir. “Quest’anno i miei colleghi non mi dicono che sono preoccupati. Stanno dicendo: Vogliamo gettare la spugna”. Le piogge eccessive in primavera e la semina tardiva hanno portato difatti a una resa per ettaro “inferiore del 17% rispetto all’anno precedente per il grano tenero”, spiega, “e quasi doppia per l’agricoltura biologica, dove le rese sono inferiori.” All’inizio di agosto, Jean-Bernard Lozier, un coltivatore di cereali biologici nella regione dell’Eure, in Francia, ha dichiarato: “I miei raccolti di grano, orzo e colza sono stati dimezzati”.

Per far fronte ai danni, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha messo a disposizione un fondo per le emergenze del valore di 300 milioni di euro. Se ce ne sarà bisogno, il fondo verrà aumentato, ha affermato su ‘X’. La Polonia ha invece introdotto uno ”stato di calamità naturale” di 30 giorni, come ha annunciato l’ufficio del primo ministro su ‘X’. Inoltre il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che il Paese ha stanziato 260,31 milioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni.

Il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha descritto una situazione ”difficile” nel suo Paese. I problemi maggiori, ha detto, sono nella Boemia meridionale. Agli abitanti di Ostrava è stato chiesto di non recarsi in città.

Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto ad aiutare i vicini europei colpiti dalle alluvioni. Ha inoltre affermato che i livelli dell’acqua in Germania stanno aumentando e che la situazione viene monitorata attentamente.

Date le condizioni meteo in Ungheria, investita dalla tempesta Boris,  il premier Viktor Orbàn ha cancellato i suoi impegni internazionali tra cui l’intervento all’Europarlamento di Strasburgo in programma per mercoledì 18 settembre.

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Joseph Villeroy
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