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Le Canarie fanno “causa” allo Stato per la gestione della crisi migratoria

Le Canarie fanno “causa” allo Stato per la gestione della crisi migratoria

K metro 0 – Las Palmas – Secondo il ministero dell’Interno spagnolo, il numero di minori migranti che arrivano irregolarmente via mare nell’arcipelago delle Canarie è aumentato del 160 per cento tra gennaio e il 15 luglio 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo quasi 20.000 persone. Un problema, quello dell’accoglienza dei migranti, esploso

K metro 0 – Las Palmas – Secondo il ministero dell’Interno spagnolo, il numero di minori migranti che arrivano irregolarmente via mare nell’arcipelago delle Canarie è aumentato del 160 per cento tra gennaio e il 15 luglio 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo quasi 20.000 persone. Un problema, quello dell’accoglienza dei migranti, esploso oggi con una forte e inaspettata reazione del presidente del governo delle Isole Canarie, Fernando Clavijo. Il quale ha annunciato sul social X che avvierà un “processo legale contro lo Stato” per la gestione della crisi migratoria. “Le Isole Canarie hanno fatto il loro dovere per occuparsi dei minori che arrivano sulle isole, ma il governo spagnolo ci ha lasciati soli”.

I centri di accoglienza sulle isole sono sovraffollati; sull’isola di Lanzarote le autorità hanno allestito delle tende temporanee per accogliere i nuovi arrivati. E la situazione potrebbe peggiorare perché le imbarcazioni cariche di migranti continuano a salpare dalle coste del Senegal, della Mauritania e del Sahara occidentale verso le isole spagnole che si trovano a soli 100 chilometri dalla costa occidentale dell’Africa. All’inizio del 2024, l’Unione europea ha firmato un accordo da 210 milioni di euro con la Mauritania per ostacolare le partenze. Ma per ora l’accordo ha avuto scarsi effetti sugli arrivi di migranti.

Clavijo ha accusato così il governo di “minacciare”, “fare pressione” e “intimidire le ONG”, che questo fine settimana sono state travolte dal numero di arrivi sulle isole. “È stata superata una barriera, che non avrei mai pensato potesse accadere, e oggi nel Consiglio direttivo probabilmente prenderemo decisioni difficili, ne discuteremo”, ha detto, dopo aver ribadito che la sua amministrazione è rimasta ‘leale’ e ha messo gli interessi dei minori ‘al di sopra di tutto’.

Il presidente delle Canarie ha anche aggiunto che apprezza “gesti” come il tour del presidente Pedro Sánchez in Mauritania, Gambia e Senegal, Paesi africani con i quali sono stati firmati accordi di collaborazione, ma ha sottolineato che questi “gesti devono essere accompagnati da un’azione politica o saranno inutili”.

Pronta la replica del governo centrale. In un’intervista a Las mañanas de RNE, tuttavia il ministro delle Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, ha risposto alla mossa di Clavijo ricordandogli che è stato il PP, partner di coalizione nel governo delle Canarie, a votare contro l’ammissione al Congresso dei Deputati della riforma della legge sugli stranieri, che stabiliva la distribuzione obbligatoria tra le comunità autonome dei minori migranti che arrivano da soli nei territori con centri di accoglienza saturi.

“Se avesse votato sì, oggi staremmo praticamente iniziando a fare riferimento ai minori”. Torres ha assicurato che il PP avrebbe potuto introdurre modifiche alla riforma invece di rifiutare l’iter parlamentare e ha ribadito che il dibattito riguarda l’accoglienza di “20.000 minori in tutto il Paese, su quasi 50 milioni” di persone. La bocciatura al Congresso prima della pausa estiva è arrivata dopo che Vox ha rotto tutti i patti di governo regionali con il PP per aver accettato la distribuzione di 347 minori.

“Alcuni vogliono approfittare del fenomeno migratorio lanciando bufale”, ha aggiunto il ministro, che ha attaccato i postulati ‘razzisti’ che collegano criminalità e immigrazione. Il ministro per l’Inclusione, la Sicurezza sociale e la Migrazione, Elma Saiz, è intervenuta sulla stessa linea, quando ha accusato il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, di “abbracciare la xenofobia” collegando la migrazione irregolare con la criminalità, senza avere alcun dato a sostegno.

di Sandro Doria

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