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Ue-Mercosur: Lula pronti a firmare accordo commerciale, “ora tocca all’Ue”

Ue-Mercosur: Lula pronti a firmare accordo commerciale, “ora tocca all’Ue”

K metro 0 – San Paolo – I Paesi del Mercosur (Mercato comune del Sud) sono pronti a firmare l’accordo commerciale con l’Unione Europea, che ora deve trattare le difficoltà con la Francia. Lo ha detto il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, riportato da “Poder360”. “Siamo pronti a firmare l’accordo”, ha detto

K metro 0 – San Paolo – I Paesi del Mercosur (Mercato comune del Sud) sono pronti a firmare l’accordo commerciale con l’Unione Europea, che ora deve trattare le difficoltà con la Francia. Lo ha detto il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, riportato da “Poder360”. “Siamo pronti a firmare l’accordo”, ha detto Lula. “Ora tocca all’Unione Europea, perché noi abbiamo già deciso cosa vogliamo e glielo abbiamo già comunicato. Lasciamo che sia l’Ue a trattare con la Francia, che ha difficoltà con i prodotti agricoli brasiliani, e sicuramente dovrebbe competere con il nostro formaggio di Minas Gerais, con il nostro vino del Rio Grande do Sul”, ha concluso il leader brasiliano.

Durante la visita in Brasile del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvenuta un mese fa, – riferisce Nova – Lula aveva dichiarato durante una conferenza stampa congiunta che il blocco era interessato a conclude l’accordo al più presto. “Ho ribadito al presidente italiano l’interesse del Brasile a concludere al più presto un accordo con l’Unione Europea che sia equilibrato e contribuisca allo sviluppo di entrambe le regioni”, ha detto il presidente brasiliano, sottolineando che “i progressi nei negoziati dipendono dalla risoluzione delle contraddizioni interne degli europei”.

L’inquilino del Planalto ha riferito nell’occasione che “misure come la carbon tax imposta unilateralmente dall’Unione Europea potrebbero colpire cinque dei dieci prodotti brasiliani più esportati sul mercato italiano” e che la riduzione delle emissioni di anidride carbonica è “imperativa” ma “non deve essere fatto sulla base di misure unilaterali che avranno un impatto sulla vita dei produttori brasiliani e dei consumatori italiani”.

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