K metro 0 – Città del Messico – Dopo la richiesta dell’Ucraina al Messico di arrestare Putin, anche la Commissione europea esorta il governo latino ad arrestare il presidente russo se parteciperà all’insediamento del presidente eletto Claudia Sheinbaum a Città del Messico il 1° ottobre. A giugno, Putin si era congratulato con Sheinbaum, un alleato
K metro 0 – Città del Messico – Dopo la richiesta dell’Ucraina al Messico di arrestare Putin, anche la Commissione europea esorta il governo latino ad arrestare il presidente russo se parteciperà all’insediamento del presidente eletto Claudia Sheinbaum a Città del Messico il 1° ottobre. A giugno, Putin si era congratulato con Sheinbaum, un alleato di López Obrador, per la sua vittoria elettorale. In quell’occasione ha definito il Messico un “partner storicamente amico della Russia in America Latina”.
Sheinbaum, sostenitrice dell’attuale leader messicano di sinistra Andrés Manuel López Obrador, è stata eletta a giugno come prima donna presidente del Messico con una vittoria schiacciante. L’invito del Messico a Putin è stato riportato per la prima volta dal quotidiano russo Izvestia mercoledì 7 agosto.
Il portavoce della Commissione europea per gli affari esteri, Peter Stano, ha dichiarato giovedì 8 agosto a Euractiv che l’appartenenza del Messico alla Corte penale internazionale (CPI) comporta l’obbligo legale di arrestare lo zar. Ricordiamo che essa ha emesso un mandato di arresto contro Putin nel marzo 2023, accusando il dittatore russo di crimini di guerra, tra cui la deportazione illegale di bambini dall’Ucraina alla Russia, in seguito all’invasione su larga scala da parte di Mosca nel febbraio 2022.
“Il Messico è uno Stato parte della CPI dal 2005, con gli obblighi legali che ciò comporta. Confidiamo quindi che esso adempia ai suoi obblighi di membro della CPI”, ha dichiarato Stano. Tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea sono membri della Corte penale internazionale, ma la Russia non lo è. Anche l’Ucraina non è un membro, ma ha concesso alla CPI la giurisdizione per indagare e perseguire i crimini commessi nel Paese dal novembre 2013.
Stano ha aggiunto che il Messico ha partecipato a un vertice di pace in Svizzera a giugno, dove “c’è stato consenso sul fatto che la Russia deve porre fine alla sua guerra contro l’Ucraina” e che “nelle successive votazioni alle Nazioni Unite il Messico si è unito alla stragrande maggioranza della comunità internazionale che ha condannato l’aggressione russa e ha chiesto alla Russia di fermarla”. Tuttavia, Stano ha osservato che “il Messico, come tutti gli altri Paesi, ha il diritto di sviluppare le proprie relazioni internazionali secondo i propri interessi”.
Giovedì 8 agosto il presidente messicano ha infine respinto la richiesta del governo ucraino di arrestare Vladimir Putin se il leader russo dovesse sfidare un mandato di cattura internazionale e partecipare all’insediamento del prossimo presidente messicano in ottobre. “Non possiamo farlo”, ha risposto il presidente Andrés Manuel López Obrador ai giornalisti durante una normale conferenza stampa del governo. “Non dipende da noi”.
L’ambasciata ucraina rimane ferma nel suo invito: “Speriamo che il governo messicano sia consapevole che Vladimir Putin è un criminale di guerra con un mandato di arresto a suo carico”.
di Sandro Doria