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Rassegna Africa sub-sahariana – I fatti del giorno

Rassegna Africa sub-sahariana – I fatti del giorno

K metro 0 – Agenzia Nova – Roma – Sudan: Cina invita Corte penale internazionale a rispettare “sovranità” Khartum nel caso Darfur – La Corte penale internazionale (Cpi) dovrebbe “rispettare pienamente la sovranità giudiziaria e le legittime preoccupazioni del Sudan” nella trattazione della questione Darfur. Lo ha dichiarato il vice rappresentante permanente cinese alle Nazioni

K metro 0 – Agenzia Nova – Roma – Sudan: Cina invita Corte penale internazionale a rispettare “sovranità” Khartum nel caso Darfur – La Corte penale internazionale (Cpi) dovrebbe “rispettare pienamente la sovranità giudiziaria e le legittime preoccupazioni del Sudan” nella trattazione della questione Darfur. Lo ha dichiarato il vice rappresentante permanente cinese alle Nazioni Unite, Dai Bing, nell’ambito di una riunione del Consiglio di sicurezza sulla questione. La Cina “accoglie con favore” i riferimenti alla cooperazione del governo sudanese con l’accusa, alla concessione di visti al team dell’accusa e alla risposta a una serie di richieste di assistenza nel rapporto stilato dal procuratore sul caso Darfur. La Cina ritiene che una soluzione politica “sia l’unica strada praticabile per porre fine al conflitto e ripristinare la pace”, ha detto Dai, notando come i colloqui tra l’esercito sudanese e le Forze di supporto rapido (Fsr) mediati dall’Onu a Ginevra e un ritiro pianificato a Gibuti dei principali mediatori abbiano “conferito un positivo slancio” alla mediazione e alla diplomazia internazionali.

Mauritania: Mokhtar Ould Diay assume l’incarico da primo ministro – Il nuovo primo ministro della Mauritania, Mokhtar Ould Diay, ha assunto le sue funzioni da primo ministro dopo il passaggio di consegne con il suo predecessore Mohamed Bilal Massoud. Quest’ultimo, ha dato il benvenuto al suo successore, augurandogli successo nella sua “grande missione” per il Paese. “Data la sua grande esperienza, competenza e professionalità, svolgerà questo compito al meglio”, ha detto Massoud, in una nota ripresa dall’agenzia di stampa governativa “Ami”. Da parte sua, il nuovo premier ha ringraziato il suo predecessore e si è congratulato con lui per l’eccellente lavoro svolto durante l’ultima fase per attuare il programma del presidente Mohamed Ould Cheikh Ghazouani nell’ultimo mandato e per “lavorare sulle basi e sui meccanismi che aiuteranno a implementare il programma e le sue ambizioni per il Paese nel suo attuale mandato, sulla base dei quali il popolo mauritano lo ha eletto alle elezioni del 29 giugno”.

Ciad: rapito sacerdote cattolico critico con la giunta Deby – Non ci sono notizie sul sacerdote cattolico Madou Simon-Pierre, rapito ieri sera dalla parrocchia Isidore Bakandja di N’Djamena, capitale del Ciad. Il religioso, riferisce “Apa”, era noto per le sue critiche alla giunta militare che governa il Paese dalla morte dell’ex presidente Idriss Deby, retta dal figlio Mahamat. E’ stato rapito da uomini non identificati che si sono presentati in chiesa chiedendo del parroco, sottraendolo con la forza dal luogo di culto a bordo di veicoli con vetri oscurati e forzando il cancello per uscire sparando. Il sacerdote è malato.

Burkina Faso-Russia: delegazione di Rosatom attesa a Ouagadougou da oggi – Una delegazione della compagnia dell’energia atomica russa Rosatom, responsabile della costruzione della prima centrale nucleare del Burkina Faso, si recherà a Ouagadougou a partire da oggi fino al 10 agosto. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Aib”. “Il Burkina Faso si prepara ad accogliere dal 6 al 10 agosto 2024 una squadra della compagnia russa Rosatom, incaricata di sostenere il Paese nella costruzione della sua prima centrale nucleare”, ha annunciato il ministero dell’Energia burkinabé in una nota. Il governo del Burkina Faso conta sull’energia nucleare per raddoppiare la propria produzione di elettricità entro il 2030. Il progetto della centrale nucleare è pienamente sostenuto dall’Agenzia internazionale per l’energia nucleare (Aiea), si legge nella nota. Nel gennaio scorso il vicedirettore e capo del dipartimento dell’Agenzia, Mikhail Chudakov, ha visitato il Burkina Faso per illustrare i benefici dell’energia nucleare.

Nigeria: proteste, oltre 600 manifestanti in custodia cautelare nello Stato di Kano – Il tribunale di Kano, capoluogo dell’omonimo Stato nigeriano, ha disposto la custodia cautelare di 632 manifestanti per presunti atti vandalici a proprietà pubbliche e governative durante le protesta in corso contro il governo ed il carovita. Gli imputati, riferisce l’agenzia di stampa nigeriana “Nan”, sono accusati di associazione a delinquere, furto, assembramento illegale, incitamento a disordini, violazione di proprietà privata e danneggiamento tramite incendio. La corte era presieduta da tre alti magistrati, e ha rinviato al prossimo 19 agosto l’udienza per definire i casi esaminati. Alcuni imputati si sono dichiarati colpevoli, altri non colpevoli dell’accusa.

Mauritania: il presidente El Ghazouani annuncia nuova squadra di governo formata da 29 membri – Il presidente mauritano Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani ha annunciato la formazione di un nuovo governo dopo essere stato rieletto per un secondo mandato di cinque anni nelle elezioni del 29 giugno scorso. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa mauritana “Ami”, la squadra di governo – guidato dal primo ministro Mokhtar Ould Diay – è formata da 29 membri. Diay è entrato in carica ieri e ha proposto un gabinetto rinnovato, volto a migliorare l’efficienza amministrativa. Il segretario generale della presidenza, Moulay Ould Mohamed Laghdaf, ha annunciato nelle scorse ore le priorità della nuova amministrazione, che andranno dallo stimolo alla gioventù mauritana, al training vocazionale, fino all’educazione e allo sviluppo delle comunità locali.

Nigeria: proteste, arrestati i sarti che hanno realizzato le bandiere russe esposte dai manifestanti – Le autorità della Nigeria hanno arrestato alcuni sarti per aver confezionato bandiere russe che sono state sventolate durante le proteste antigovernative di questa settimana negli Stati del nord. Lo ha affermato il dipartimento dei Servizi dello Stato (Dss), l’agenzia d’intelligence nigeriana, che in un post pubblicato su X ha affermato di aver trattenuto alcuni degli “sponsor” dei sarti, senza fornire ulteriori dettagli ma aggiungendo che è in corso un’indagine. Il capo di Stato maggiore della Difesa nigeriano, generale Christopher Musa, ha descritto l’esibizione di una bandiera straniera durante le proteste antigovernative come un “reato di tradimento”, dopo aver tenuto dei colloqui sulla sicurezza con il presidente Bola Tinubu. “Abbiamo identificato coloro che li sponsorizzano e prenderemo seri provvedimenti contro di loro”, ha detto Musa ai giornalisti, anche in questo caso senza fornire ulteriori dettagli.

Energia: ministro Algeria atteso in Niger insieme ad amministratore delegato Sonatrach – Il ministro dell’Energia algerino, Mohamed Arkab, è atteso oggi a Niamey, in Niger, per una visita di lavoro che durerà fino a domani. Lo ha riferito un comunicato del dicastero, da cui si apprende che Arkab sarà accompagnato dall’amministratore delegato della compagnia energetica algerina Sonatrach, Rachid Hachichi, e da alti funzionari del suo dipartimento. Il ministro terrà una serie di incontri con funzionari nigerini per esplorare le opportunità di partnership nei settori energetico, minerario e degli idrocarburi. L’obiettivo della visita è quello di rilanciare le attività di Sonatrach in Niger come parte della strategia di espansione nel mercato energetico africano e globale della compagnia.

Ciad: Hrw, esercito responsabile della morte di diversi detenuti arrestati nelle proteste del 2022 – L’esercito del Ciad è responsabile della morte di diversi detenuti arrestati in seguito alle proteste dell’ottobre 2022. Lo ha affermato oggi in un rapporto l’organizzazione non governativa Human Rights Watch (Hrw), secondo cui almeno quattro persone sono morte durante il tragitto verso la prigione di Koro Toro e altre sei sono morte lì, e non è chiaro dove sia morto un’altra persona. Hrw ha chiesto alle autorità ciadiane, all’Unione africana e agli organismi delle Nazioni Unite di indagare su quelle che ha definito detenzioni illegali, maltrattamenti in prigione e decessi in custodia. “Il governo del Ciad deve agire con decisione per affrontare l’impunità per questi abusi”, ha affermato Lewis Mudge, direttore per l’Africa centrale di Hrw. Secondo il rapporto, i detenuti sono stati trattenuti illegalmente, maltrattati e privati ​​di beni di prima necessità durante il tragitto di due o tre giorni verso la prigione. Alcuni sono morti lungo il tragitto. La prigione di Koro Toro opera con supervisione militare. Secondo il rapporto, la sua amministrazione quotidiana è stata delegata a prigionieri con legami con il gruppo militante jihadista Boko Haram, che ha punito e picchiato altri detenuti. Almeno centinaia di persone sono state incatenate con sbarre di ferro attaccate alle caviglie per diverse settimane, secondo il rapporto. Alcuni detenuti sono stati sottoposti a prolungato isolamento, una forma di tortura, e lavori forzati. “I funzionari militari ciadiani supervisionano una prigione in cui gli abusi dilagano”, ha affermato Mudge. 

 

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