K metro 0 – Bruxelles – Lo scorso giugno il tasso di disoccupazione dell’Eurozona (di cui fanno parte 20 dei 27 paesi membri dell’UE) era al 6,5%, un decimo sopra il dato di maggio, quando aveva segnato il minimo dall’inizio della serie nel 1999. Ma nonostante questo amento nell’eurozona in senso stretto, nell’Unione Europea nel
K metro 0 – Bruxelles – Lo scorso giugno il tasso di disoccupazione dell’Eurozona (di cui fanno parte 20 dei 27 paesi membri dell’UE) era al 6,5%, un decimo sopra il dato di maggio, quando aveva segnato il minimo dall’inizio della serie nel 1999.
Ma nonostante questo amento nell’eurozona in senso stretto, nell’Unione Europea nel suo complesso la disoccupazione è rimasta stabile per il quarto mese consecutivo al 6%, ripetendo così il suo minimo storico.
Tra giugno 2023 e giugno 2024, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile sia nei paesi che condividono l’euro che nei ventisette Stati membri dell’UE. In Spagna, che ha una popolazione attiva (numero di occupati sulla popolazione complessiva) di 21,6 milioni di lavoratori dipendenti, il tasso di disoccupazione scende all’11,27%, il livello più basso dal 2008.
Secondo le stime di Eurostat (l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea) a metà del 2024 l’UE contava 13,25 milioni disoccupati, di cui 11,12 milioni nell’eurozona. Rispetto a maggio di quest’anno, si registra così un aumento mensile di 52.000 disoccupati nell’UE e di 41.000 nella eurozona. Rispetto a giugno 2023, la disoccupazione è cresciuta di 188.000 unità nell’UE e di 81.000 nell’eurozona.
La Spagna, il paese con più disoccupazione nell’Ue
La Spagna è stata ancora una volta lo Stato membro dell’Unione con il più alto tasso di disoccupazione, che si è attestato a giugno all’11,5%: una percentuale inferiore di un decimo rispetto a quella di maggio di quest’anno e rispetto all’11,9% di un anno fa.
Dopo la Spagna, i paesi dell’UE con i tassi di disoccupazione più elevati nel giugno 2024 erano Grecia (9,6%), Finlandia e Svezia (8,3% in entrambi i casi) e Lituania (8,2%). Al contrario, gli Stati membri con i livelli di disoccupazione più bassi sono stati Repubblica Ceca (2,7%), Polonia (3%), Malta (3,1%), Slovenia (3,1%), Germania (3,4%) e Paesi Bassi (3,6%).
La disoccupazione giovanile scende di un decimo tra maggio e giugno 2024
Fra gli under-25 anni, il tasso di disoccupazione è sceso di un decimo tra maggio e giugno sia nell’Eurozona (dove registra il 14,1%) che nell’Unione Europea nel suo insieme (dove si attesta al 14,4%). In termini assoluti, lo scorso giugno nell’UE erano senza lavoro 2,83 milioni di giovani, di cui 2,27 milioni vivevano nell’eurozona.
La disoccupazione giovanile è diminuita, in termini numerici, di 2.000 persone nei Ventisette paesi membri dell’UE e di 20.000 persone nell’Eurozona, rispetto al mese precedente. A un confronto su base annua, la disoccupazione giovanile è cresciuta di 18.000 unità nell’Ue e di 8.000 nell’area della moneta unica.
Dei 2,83 milioni di giovani disoccupati, 465.000 erano spagnoli, secondo i dati pubblicati da Eurostat. Pertanto, la Spagna è stato lo Stato membro dell’UE con il più alto tasso di disoccupazione giovanile (25,9%) nel giugno di quest’anno, che tuttavia è diminuito rispetto al 26,6% di maggio e al 27,7% di un anno fa.
Ma il fatto di vivere in un costante stato di squilibrio economico e di precarietà peggiora i problemi di salute mentale tra i giovani spagnoli, come documenta il nuovo rapporto “Equilibristas: le acrobazie dei giovani per preservare la propria salute mentale in una società ineguale”, realizzato dal Consiglio spagnolo della gioventù e dalla ONG Oxfam Intermón (un movimento globale per la lotta contro la disuguaglianza la povertà e l’ingiustizia, in tutte le regioni, dal locale al globale).
Per genere, il tasso di disoccupazione femminile nell’UE è rimasto invariato (al 6,3%) tra maggio e giugno 2024. Non è variato nemmeno tra il tasso di disoccupazione maschile che è rimasto al 5,8%. Nell’Eurozona, invece, la disoccupazione femminile è cresciuta di un decimo tra maggio e giugno, raggiungendo il 6,8% nel sesto mese del 2024. Tra gli uomini è rimasta stabile al 6,2%.
In conclusione, la disoccupazione cala di più nei sette paesi membri dell’UE che non hanno adottato l’euro, e di meno negli altri 20 Stati membri dell’Eurozona.
(RTVE)