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Uk, Starmer convoca una riunione d’emergenza per i disordini

Uk, Starmer convoca una riunione d’emergenza per i disordini

K metro 0 – Londra – Non conoscono tregua i violenti disordini scoppiati dopo l’accoltellamento mortale di Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra. Nel fine settimana sono scoppiate violente proteste a Liverpool, Bristol, Tamworth, Middlesbrough e Belfast, nell’Irlanda del Nord. I giovani con addosso passamontagna e bandiere britanniche, hanno lanciato sassi e gridato “Stop the Boats”, riferendosi

K metro 0 – Londra – Non conoscono tregua i violenti disordini scoppiati dopo l’accoltellamento mortale di Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra. Nel fine settimana sono scoppiate violente proteste a Liverpool, Bristol, Tamworth, Middlesbrough e Belfast, nell’Irlanda del Nord.

I giovani con addosso passamontagna e bandiere britanniche, hanno lanciato sassi e gridato “Stop the Boats”, riferendosi agli immigrati arrivati sulla costa meridionale negli ultimi anni. A Rotherham, nell’Inghilterra settentrionale, i manifestanti hanno persino cercato di fare irruzione in un hotel che ospitava richiedenti asilo. Finora sono state arrestate 420 persone.

Il primo ministro britannico Keir Starmer, ha così deciso di convocare oggi una riunione d’emergenza con i capi della polizia, dopo che per giorni edifici e veicoli sono stati dati alle fiamme e alberghi che ospitano richiedenti asilo presi di mira. L’incontro di oggi, noto come Cobra, riunirà ministri, funzionari pubblici, polizia e agenti di intelligence.

Il ministro degli Interni Yvette Cooper ha dichiarato che i rivoltosi si sono sentiti “incoraggiati da questo momento a fomentare l’odio razziale”, con il lancio di mattoni contro gli agenti di polizia, il saccheggio di negozi e l’attacco a moschee e attività commerciali di proprietà asiatica.

La polizia ha incolpato la disinformazione online, amplificata da figure di alto profilo, di aver scatenato la violenza. Uno dei più importanti, Stephen Yaxley-Lennon, a capo del gruppo anti-Islam English Defense League, è stato accusato dai media di aver diffuso informazioni errate ai suoi 875.000 follower su X. “Stanno mentendo a tutti voi”, ha scritto il fomentatore, conosciuto con lo pseudonimo di Tommy Robinson. “Tentano di mettere la nazione contro di me. Ho bisogno di voi, siete la mia voce”.

Anche Elon Musk, proprietario di X, è intervenuto sulla violenza. Rispondendo a un post su X che incolpava l’immigrazione di massa e le frontiere aperte per i disordini in Gran Bretagna, ha scritto: “La guerra civile è inevitabile”.

Cooper ha dunque confermato alle emittenti che le tensioni sono state amplificate e infiammate online e che il governo avrebbe affrontato la questione con le società di social media. “Penso che quello che si è visto sia una rete di individui e gruppi diversi che hanno cercato di alimentare le fiamme”, ha detto a Sky News, evitando di rispondere alle domande sull’eventuale coinvolgimento di Stati stranieri.

I disordini sono scaturiti da gruppi anti-immigrati e anti-musulmani, mentre in rete si era diffusa la notizia falsa che il presunto aggressore fosse un estremista radicale appena arrivato in Gran Bretagna. Ma la polizia ha precisato subito che il sospetto è nato nel Paese e non lo sta trattando come un incidente terroristico.

Cooper condanna pertanto le “vergognose scene di violenza e teppismo” dopo giorni di proteste nelle città del Regno Unito. A BBC Breakfast dichiara che “ci sarà una resa dei conti” e promette “giustizia rapida” per chi è coinvolto nei disordini. Al ministro è stato inoltre fatto notare che le persone appartenenti a minoranze etniche e musulmane potrebbero essere preoccupate per la loro sicurezza in seguito ai disordini, e lei ha risposto che l’attacco alle moschee è stato “davvero scioccante” – e che lo scorso fine settimana sono state introdotte ulteriori misure di sicurezza in alcuni siti.

di Sandro Doria

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