K metro 0 – Parigi – E’ la seconda proroga. La prima era stata decisa il 1° luglio, per un mese, dopo l’annuncio della sospensione della riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione decisa dal primo ministro Gabriel Attal, la sera del primo turno (30 giugno 2024) delle elezioni legislative. La seconda proroga è stata approvata con
K metro 0 – Parigi – E’ la seconda proroga. La prima era stata decisa il 1° luglio, per un mese, dopo l’annuncio della sospensione della riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione decisa dal primo ministro Gabriel Attal, la sera del primo turno (30 giugno 2024) delle elezioni legislative.
La seconda proroga è stata approvata con un decreto pubblicato il 31 luglio 2024 sul Journal officiel (la Gazzetta Ufficiale francese). La decisione consentirà di continuare a erogare le prestazioni nonostante l’incertezza sul destino della riforma portata avanti dal governo Attal dimissionario.
La riforma, che inaspriva le condizioni di accesso al sussidio e le regole di compensazione, sarebbe dovuta entrare in vigore all’inizio del prossimo dicembre.
In attesa di un nuovo governo, che vedrà la luce, probabilmente, non prima di diverse settimane, l’esecutivo ha quindi nuovamente esteso “le disposizioni normative relative alle regole di compensazione e contributi al sistema di assicurazione contro la disoccupazione” per evitare un vuoto giuridico. E questo fino al 31 ottobre, non più al 30 settembre come inizialmente previsto.
Spetterà al prossimo governo decidere le regole a partire dal 1° novembre, mentre il Nuovo Fronte Popolare, arrivato primo alle elezioni legislative, ma senza la maggioranza assoluta nell’Assemblea nazionale, si è impegnato ad abrogare la riforma preannunciata da Gabriel Attal.
I sussidi di disoccupazione, secondo la riforma Attal, verrebbero erogati per 15 anziché 18 mesi in caso di perdita del posto di lavoro e i criteri di ammissibilità verrebbero inaspriti richiedendo a chi ne ha diritto di aver lavorato per otto degli ultimi 20 mesi anziché l’attuale requisito di sei mesi nei due anni precedenti. (Un mese di allocation chômage corrisponde a circa il 60% dell’ultimo salario lordo percepito).
Attal ha dichiarato che la motivazione alla base di questa decisione è quella di affrontare il tasso di disoccupazione della Francia, che secondo Eurostat si è attestato al 7,3% nel marzo 2024, superiore sia alla media della zona euro (6,5%) che a quella dell’UE (6%).
Il leader socialista Raphaël Glucksmann ha dichiarato sul canale Tv All news LCI (La Chaîne Info): “Nessun economista vi dirà che esiste una correlazione diretta tra il ritorno al lavoro e il numero di restrizioni imposte dall’assicurazione contro la disoccupazione”.
Manon Aubry, la candidata di punta della sinistra di LFI (La France Insoumise), ha criticato la riforma definendola “di una brutalità sociale senza precedenti”, ingiusta e ingiustificata: “una logica conseguenza delle nuove regole di bilancio che impongono le più severe misure di austerità mai viste nel nostro continente” e che sono state approvate a livello europeo dai gruppi S&D, PPE e Renew.
“Questa è la riforma più aggressiva che il governo abbia fatto sull’assicurazione contro la disoccupazione”, che mira a un taglio di spesa di 3,6 miliardi di euro, ha dichiarato il segretario del sindacato CGT Denis Gravouil a BFMTV (il canale di notizie più seguito in Francia con 10 milioni di spettatori giornalieri). Denaro che lo Stato preleva dai dipendenti “per metterlo a disposizione del bilancio statale per altre linee di spesa.
Riducendo l’indennità di disoccupazione, abbiamo a che fare solo con una misura di risparmio supportata da argomenti paternalistici e ipocriti: “rimettere i francesi al lavoro”. Questa è la politica di monsieur Attal. La stessa di Macron, è il commento di uno degli ascoltatori di Franceinfo alla notizia della sospensione della riforma dell’assurance-chômage.
(AFP/Franceinfo/Euractiv)