K metro 0 – Belgrado – Ieri sera in diverse località della Serbia sono continuate le manifestazioni contro l’accordo con l’azienda australiana Rio Tinto per l’estrazione del litio. Secondo l’Archivio delle riunioni pubbliche, che ha raccolto i dati, le proteste si sono svolte nelle città di Arandjelovac, Barajevo, Kraljevo, Melma e Sabac, come riportato da
K metro 0 – Belgrado – Ieri sera in diverse località della Serbia sono continuate le manifestazioni contro l’accordo con l’azienda australiana Rio Tinto per l’estrazione del litio. Secondo l’Archivio delle riunioni pubbliche, che ha raccolto i dati, le proteste si sono svolte nelle città di Arandjelovac, Barajevo, Kraljevo, Melma e Sabac, come riportato da Agenzia Nova.
Ad Arandjelovac, circa 1.500 persone hanno partecipato alle proteste, mentre a Barajevo e Melma la partecipazione è stata rispettivamente di circa 260 e 400 manifestanti. A Kraljevo, il numero di partecipanti è stato di circa 2.700, ma è stata Sabac a registrare la maggiore affluenza, con oltre 7.000 persone presenti. Se confermato, questo dato farebbe di Sabac la più grande manifestazione politica recente in Serbia, superando quella dell’Assemblea panserba dello scorso giugno.
Le proteste si sono concluse con gli interventi di numerosi oratori, tutti contrari alle attività della Rio Tinto e di altre aziende coinvolte nel progetto, che ritengono dannoso per l’ambiente e la salute umana. Secondo la stampa locale, i partecipanti hanno portato bandiere nazionali e di associazioni ambientaliste, chiedendo un divieto legale sull’estrazione del litio nel Paese. Hanno inoltre avvertito il governo serbo di avere tempo fino al 10 agosto per adottare questa misura, altrimenti le proteste diventeranno più radicali.