K metro 0 – Beirut – Resta altissima la tensione in Medio Oriente dopo l’attacco, attribuito a Hezbollah, contro la cittadina israeliana di Majdal Shams, che ha provocato 12 morti, ragazzi drusi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, e dopo che ieri la Turchia ha minacciato di invadere Israele in risposta
K metro 0 – Beirut – Resta altissima la tensione in Medio Oriente dopo l’attacco, attribuito a Hezbollah, contro la cittadina israeliana di Majdal Shams, che ha provocato 12 morti, ragazzi drusi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, e dopo che ieri la Turchia ha minacciato di invadere Israele in risposta all’operazione militare in corso a Gaza.
Intanto, il ministero degli Esteri di Berlino ha aggiornato gli avvisi: Ai cittadini tedeschi è stato chiesto di “lasciare con urgenza il Libano”.
Una “ulteriore escalation potrebbe anche portare al totale” stop dei voli dall’aeroporto Rafiq Hariri di Beirut, infatti, la Lufthansa ha già annunciato la sospensione dei collegamenti con la capitale libanese fino al 5 agosto. Dopo l’annuncio di Lufthansa, informa Le Figaro, Air France e Transavia hanno seguito le orme del gruppo tedesco, annunciando la sospensione dei rispettivi collegamenti con Beirut oggi e domani. Anche la compagnia di bandiera della Giordania, Royal Jordanian, ha sospeso i voli per Beirut programmati per oggi e domani.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha invitato gli italiani in Libano alla massima prudenza. “Siamo pronti a fare tutto ciò che serve per la tutela degli italiani, invitiamo tutti gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza, chi può rientrare in Italia lo faccia e sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese finché la situazione è così complicata”, ha detto il vicepremier a margine di un incontro nella sede di Forza Italia.
La Casa Bianca è “ottimista” che una guerra più ampia tra Israele e Hezbollah possa essere evitata. Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, ha sottolineato “l’importanza di prevenire l’escalation del conflitto e parlato del lavoro per raggiungere una soluzione diplomatica che consenta ai cittadini su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano di tornare nelle proprie case”.