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Ue: procedura infrazione deficit contro l’Italia e altri sei Paesi

Ue: procedura infrazione deficit contro l’Italia e altri sei Paesi

K metro 0 – Bruxelles – La Francia, l’Italia, il Belgio e altri quattro Paesi sono stati avvertiti dalla Commissione europea riguardo ai crescenti deficit di bilancio. Venerdì 26 luglio, il Consiglio dell’Unione europea ha avviato una procedura formale contro questi Stati membri per i loro bilanci deficitari. La Commissione europea ha segnalato che i

K metro 0 – Bruxelles – La Francia, l’Italia, il Belgio e altri quattro Paesi sono stati avvertiti dalla Commissione europea riguardo ai crescenti deficit di bilancio. Venerdì 26 luglio, il Consiglio dell’Unione europea ha avviato una procedura formale contro questi Stati membri per i loro bilanci deficitari. La Commissione europea ha segnalato che i deficit potrebbero salire fino al 7%, dopo anni di tolleranza dovuti al Covid. “Gli Stati membri devono rispettare la disciplina di bilancio”, ha reso noto il Consiglio Ue che prevede un “controllo rafforzato” per chi non si conforma. Il Consiglio, che rappresenta i 27 Stati membri dell’UE, ha emesso un avvertimento legale a Belgio, Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia, e ha deciso di proseguire con la procedura legale avviata nel 2020 contro la Romania.

Le regole fiscali dell’UE, stabilite negli anni ’90 insieme alla moneta unica, prevedono che il deficit di bilancio non superi il 3% del PIL e che il debito complessivo resti sotto il 60%. Tuttavia, riporta Euronews, Paesi come Germania e Paesi Bassi sono riluttanti a finanziare ciò che percepiscono come spese irresponsabili di paesi come Grecia e Italia. La misura arriva mentre Francia e Belgio, con un debito pubblico superiore al 100% del PIL, cercano di formare governi da coalizioni divise. La Corte dei Conti francese ha recentemente descritto le finanze pubbliche come “allarmanti”, e il ministro delle Finanze Bruno Le Maire potrebbe dimettersi dopo le elezioni legislative di giugno.

Il Patto di stabilità e crescita dell’UE, sospeso nel 2020 a causa della crisi Covid e dell’aumento dei prezzi dell’energia, è stato sostituito da nuove regole di bilancio più flessibili, applicabili da quest’anno. Questo accordo tardivo ha ridotto i tempi per definire la politica di bilancio, spiegando l’avvertimento lanciato poco prima delle vacanze estive. A dicembre, i ministri dovrebbero approvare raccomandazioni formali per ridurre i disavanzi nei paesi meno “parsimoniosi”. Funzionari di Bruxelles stanno già collaborando con i ministeri delle finanze interessati per suggerire misure di correzione dello squilibrio, che potrebbero includere aumenti di tasse o tagli di spesa, politicamente difficili da attuare.

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