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La Germania accusa l’Italia di bloccare il ritorno dei richiedenti asilo

La Germania accusa l’Italia di bloccare il ritorno dei richiedenti asilo

K metro 0 – Berlino – Delle migliaia di richiedenti asilo che si sono trasferiti in Germania dall’Italia senza permesso, soltanto 13 sono stati rimpatriati negli ultimi 18 mesi, tutti su base volontaria. Questo risultato è stato ottenuto nonostante gli sforzi delle autorità tedesche, ma il Ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha affermato che l’Italia “blocca

K metro 0 – Berlino – Delle migliaia di richiedenti asilo che si sono trasferiti in Germania dall’Italia senza permesso, soltanto 13 sono stati rimpatriati negli ultimi 18 mesi, tutti su base volontaria. Questo risultato è stato ottenuto nonostante gli sforzi delle autorità tedesche, ma il Ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha affermato che l’Italia “blocca completamente le deportazioni”. La dichiarazione è stata rilasciata durante un’intervista al quotidiano “Die Welt” e riportata da Agenzia Nova.

Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno tedesco, la Germania ha ricevuto circa 120.000 richieste di asilo nel 2023, molte delle quali da persone arrivate dall’Italia. Faeser ha evidenziato che questa situazione non è ancora risolta e non si prevede che cambi nel breve termine. La principale ragione del rifiuto da parte dell’Italia è la capacità insufficiente dei centri di accoglienza italiani, aggravata dal continuo aumento degli arrivi. Solo nel 2023, l’Italia ha visto oltre 160.000 nuovi arrivi di migranti, mettendo sotto pressione il sistema di accoglienza del Paese.

Alla domanda su quando il Ministero dell’Interno tedesco si aspetta che l’Italia riprenda a rispettare l’obbligo di accogliere i richiedenti asilo che si sono recati in Germania senza permesso, Faeser ha spiegato che il Governo tedesco è in costante contatto con le autorità italiane. L’obiettivo è rendere nuovamente possibile il trasferimento in Italia dei richiedenti asilo in base al regolamento di Dublino, che stabilisce che i richiedenti asilo devono essere trattati nel primo paese europeo in cui sono arrivati.

Il Trattato di Dublino, che regola la gestione delle richieste di asilo all’interno dell’Unione Europea, è diventato un punto di tensione tra i paesi membri, soprattutto tra quelli di primo approdo, come l’Italia, e quelli più richiesti, come la Germania. L’Italia, da parte sua, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla distribuzione equa delle responsabilità tra i paesi europei, sottolineando la necessità di una riforma del sistema di asilo per affrontare meglio le sfide attuali. Nel frattempo, la Germania continua a cercare soluzioni per gestire il flusso di richiedenti asilo, collaborando con altri Paesi europei e le istituzioni dell’UE per trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità. La questione rimane complessa e richiede un impegno concertato da parte di tutti gli Stati membri per garantire che il sistema di asilo europeo funzioni in modo efficace. E umano.

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