K metro 0 – Cremona – L’ex chiesa di San Vitale ha ospitato giovedì mattina la presentazione della sede regionale di Federitaly, la federazione datoriale per la promozione e la tutela del Made in Italy nel mondo. L’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti della politica locale, delle associazioni di categoria e del mondo della scuola, ha
K metro 0 – Cremona – L’ex chiesa di San Vitale ha ospitato giovedì mattina la presentazione della sede regionale di Federitaly, la federazione datoriale per la promozione e la tutela del Made in Italy nel mondo.
L’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti della politica locale, delle associazioni di categoria e del mondo della scuola, ha visto intervenire al tavolo dei relatori Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona, Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, e Carlo Verdone, presidente nazionale di Federitaly. “È per mettere in luce Cremona, il suo territorio e le sue eccellenze, per dare un ulteriore contributo alla visibilità e alla crescita della nostra provincia che abbiamo accolto con favore e che oggi partecipiamo alla nascita della sede cittadina di Federitaly che, come tutti noi qui presenti, ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze di un territorio che merita di essere più conosciuto di quanto non lo sia attualmente”, ha dichiarato il Presidente Signoroni. “Cremona, come la chiesa di San Vitale che ci ospita, ha bellezza, tradizione e cultura. Nella tradizione cremonese c’è tutto il sapore e il valore di un passato prezioso, capace di rinnovarsi senza perdersi, ma anche bisognoso di nuovi orizzonti. E quindi di nuovi estimatori. Le nostre istituzioni, le nostre imprese, le nostre associazioni vogliono che Cremona brilli come e quanto le altre città della Pianura Padana”. “Il valore del turismo non è il turista: il valore del turismo è il territorio”, ha spiegato l’assessore Mazzali, “il turista arriva grazie alle offerte che il territorio propone e Cremona è una provincia assolutamente interessante per flussi di visitatori, che in questo momento escono dai percorsi tradizionali perché hanno voglia di vivere esperienze diverse. E queste esperienze si vivono nelle piccole città, nei piccoli borghi: solo qui puoi sentire suonare uno Stradivari, solo qui puoi assaggiare la vera mostarda, solo qui puoi viaggiare lungo un percorso fluviale o una ciclovia. Il territorio non è riproducibile, mentre ciò che si compra in via Montenapoleone si compra ovunque nel mondo”.
Mazzali ha poi sottolineato le sfide che sono insieme anche opportunità che attendono Cremona e la Lombardia: il Giubileo, con il flusso di pellegrini che percorrono la via Francigena, e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. “A partire dal 2025 inizieremo a raccontare l’orgoglio lombardo di ospitare le Olimpiadi. I turisti non necessariamente resteranno in montagna, ma potranno visitare Sabbioneta, degustare un calice in Franciacorta o ammirare un tramonto sul lago di Garda. Da questo e da ogni altro punto di vista, Cremona è sullo stesso gradino del podio di Milano e delle altre province”. Ha preso poi la parola il presidente di Federitaly, Carlo Verdone: “Parlare di Made in Italy senza parlare della nostra cultura, della nostra storia, musica e pittura non è possibile. Le nostre eccellenze sono espressioni di storia e cultura e le esprimiamo da millenni. E qui a Cremona siamo in uno scrigno. Federitaly è una federazione datoriale di imprese che ha fatto un percorso non tradizionale. È l’unica organizzazione che ha per statuto la difesa e diffusione del Made in Italy nel mondo: per questo abbiamo iniziato con il portare Federitaly fuori confine e in due anni e mezzo siamo già presenti in 24 paesi. Siamo una federazione di micro e piccole imprese: è qui che si annidano le eccellenze della nostra produzione e noi ci occupiamo di aiuto all’internazionalizzazione di queste realtà che non hanno una struttura per imporsi all’estero. Non si può paragonare il Made in Italy con nessun altro ‘made in’”. “Lavoriamo con la politica perché si possa specificare meglio questa peculiarità e ci concentriamo sui piccoli comuni dove esistono produzioni di eccellenza che devono essere portate all’attenzione del mercato nazionale, prima ancora che internazionale” – ha ribadito Verdone.
Federitaly, ha spiegato il suo presidente, ha realizzato una certificazione del 100% Made in Italy su due livelli di controllo (documentale e in azienda) e si prepara a sbarcare a New York, dove a fine settembre, per una settimana, sarà proiettato a Times Square un filmato promozionale dell’Italia e delle sue eccellenze. La clip, nella quale compare anche la città di Cremona, è stata realizzata interamente dall’intelligenza artificiale grazie ad un pool internazionale di ingegneri.