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Sanzioni Ue contro cinque persone e tre entità israeliane

Sanzioni Ue contro cinque persone e tre entità israeliane

K metro 0 – Bruxelles – il Consiglio europeo ha approvato ieri ulteriori misure restrittive nei confronti di cinque persone e tre entità nel quadro del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani. Le persone e le entità inserite in elenco sono responsabili di gravi e sistematici abusi dei diritti umani a danno di palestinesi in

K metro 0 – Bruxelles – il Consiglio europeo ha approvato ieri ulteriori misure restrittive nei confronti di cinque persone e tre entità nel quadro del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani. Le persone e le entità inserite in elenco sono responsabili di gravi e sistematici abusi dei diritti umani a danno di palestinesi in Cisgiordania, compresi abusi del diritto di ogni individuo di godere del più alto livello possibile di integrità fisica e mentale, del diritto di proprietà, del diritto alla vita privata e familiare, del diritto alla libertà di religione o di credo e del diritto all’istruzione.

 il colono israeliano Moshe Sharvit e l’avamposto di sua proprietà “Moshe’s Farm” nella valle del Giordano. Da lì Moshe Sharvit ha partecipato alle violenze e alle minacce dei coloni nei confronti dei residenti palestinesi appartenenti a comunità di pastori vicine al suo avamposto in Cisgiordania. Le sue vessazioni fisiche e verbali nei confronti di tali comunità si sono intensificate dall’ottobre 2023.

Il Consiglio ha inoltre inserito in elenco Zvi Bar Yosef e il suo avamposto non autorizzato noto come “Zvi’s Farm” in Cisgiordania. Zvi Bar Yosef ha commesso ripetutamente attacchi e atti di violenza contro i palestinesi dei villaggi di Jibya, Kaubar (Kobar) e Umm Safa, ferendo gravemente alcuni di loro.

Anche Tzav 9, il gruppo che aveva regolarmente bloccato i camion degli aiuti umanitari che trasportavano cibo, acqua e carburante per la popolazione della Striscia di Gaza, è tra i sanzionati,

sono state imposte sanzioni anche nei confronti di Baruch Marzel, che chiede apertamente una pulizia etnica dei palestinesi, Ben-Zion “Bentzi” Gopstein, fondatore e leader dell’organizzazione estremista Lehava, e Isaschar Manne, fondatore dell’avamposto non autorizzato Manne Farm nelle colline a sud di Hebron.

Ben-Zion Gopstein, fondatore e leader dell’organizzazione Lehava, e Isaschar Manne, sono stati sanzionati ieri, dall’Unione europea in quanto responsabili di “gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani” contro i palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

Le misure restrittive includono il congelamento dei beni e il divieto di viaggiare nei Paesi del Vecchio continente. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel, ha definito le sanzioni un “passo inappropriato e inaccettabile tra le amicizie” e un intervento antidemocratico nella democrazia israeliana che danneggia la libertà di espressione e di protesta dei cittadini israeliani.

“Imporre sanzioni a cittadini israeliani negli insediamenti o tra le organizzazioni di destra significa oltrepassare una linea rossa”, ha dichiarato Smotrich, che chiede la cancellazione di queste sanzioni.

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