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Criminalità automobilistica, il governo federale del Canada correre ai ripari

Criminalità automobilistica, il governo federale del Canada correre ai ripari

K metro 0 – Ottawa – In Canada c’è un problema. Il paese ha scoperto di essere una terra promessa dei ladri d’auto. In competizione con l’Italia che si segnala per 100mila colpi l’anno ed è un dato in crescita – con la Campania regina indiscussa: più di un quarto dei furti avvengono in questa

K metro 0 – Ottawa – In Canada c’è un problema. Il paese ha scoperto di essere una terra promessa dei ladri d’auto. In competizione con l’Italia che si segnala per 100mila colpi l’anno ed è un dato in crescita – con la Campania regina indiscussa: più di un quarto dei furti avvengono in questa regione seguita dal Lazio, medaglia d’argento da anni con 17mila auto rubate.

Alle spalle dell’Italia, la Francia ha consolidato la seconda postazione con oltre 70mila auto rubate, quindi il Regno Unito con 64.000; a parecchia distanza e quasi appaiate Spagna (30000) e Germania ( 29.900). In Canada, che ha lanciato l’S.O.S , si stima che i furti di veicoli  siano 90mila in tutto il paese; praticamente uno ogni sei minuti. Ma già per quest’ anno con i ritmi di crescita attuali,  gli analisti fissano ad oltre centomila, il dato finale. Un fenomeno in rapidissima  espansione, con crescite esponenziali da un anno all’altro. Solo in Ontario l’incremento é stato, tra il 2021 e il 2022, del 34 per cento. Una catena inarrestabile che ha indotto il governo federale del Canada a correre ai ripari, stanziando 15 milioni di dollari per contenere e combattere il fenomeno che sta suscitando tra la popolazione un vero e proprio allarme. Dei 15 milioni, poco più di 9 andranno alle amministrazioni locali, 3,5 saranno assorbiti dalla rete informativa condivisa con Interpol sulla criminalità automobilistica transnazionale e 2,5  andranno al sostegno i partner nazionali e internazionali del governo. All’inizio dell’anno il governo federale aveva annunciato ulteriori 28 milioni  per combattere l’esportazione di veicoli rubati. Una pioggia  di denaro che dovrebbe “coprire” le falle nella prevenzione e nella intelligence.

Il costo di questi furti supera largamente  il miliardo di dollari per le assicurazioni e i contribuenti canadesi, Il porto di Montreal è diventato la stazione di partenza dei mezzi sottratti e destinati al mercato secondario, in Africa e in Medio Oriente. Il porto di transito nel Mediterraneo è quello di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Un porto fuorilegge non solo per i consistenti arrivi di droga da ogni angolo della terra, ma anche stazione di passaggio per i trafficanti di quattro ruote. Nelle prime settimane dell’anno le forze dell’ordine italiane hanno intercettato e recuperato più di 250 vetture rubate in Canada e destinate all’Africa. Oltre 500 i container controllati , distribuiti su 18 navi cargo. La ‘ndrangheta diversifica e ha individuato questo nuovo canale imprenditoriale che consente alti guadagni e pochi rischi. Le auto sono tutte di grossa cilindrata e Suv, -valore pro capite tra i 150 e i 200.000 dollari-  i ladri  appartengono alla piccola delinquenza canadese, tutti soggetti con diversi carichi penali che, tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi quando sono arrestati, escono nel giro di poche ore per tornare a fare il proprio mestiere: ladri d’auto. Un business che consolida i legami tra la mafia canadese e le cosche calabresi, specie la jonica reggina.

I paesi destinatari sono tutti privi di una normativa per la regolarizzazione delle auto straniere in ingresso, quindi facilmente collocabili. Così come in Canada non esistono disposizioni che consentono di risalire alla proprietà di un’auto, in caso di furto.  Un bug legislativo che ha trasformato il Canada nella terra promessa dei ladri d’auto. Insomma, a Gioia Tauro, dopo la coca si piazza anche l’auto di lusso debitamente contraffatta nei dati del telaio. Le operazioni di polizia si susseguono- a giugno 124 arresti nell’area di Toronto, ma tutti rilasciati nell’immediatezza dell’arresto e 177 veicoli recuperati per un valore di oltre 10 milioni di dollari-ma è una guerra impari. Secondo la polizia di Toronto “il furto d’auto è una delle prime tre fonti di reddito della criminalità organizzata in Canada”. L’Interpol ha inserito il paese tra i dieci peggiori su 137  per i furti d’auto. Una vera e propria epidemia che i cittadini canadesi cercano di affrontare ingegnandosi nell’adottare sistemi  di dissuasione. Installano localizzatori e dissuasori , ovvero immobilizzatori del motore, assumono personale per la sicurezza del quartiere, sono nate nuove imprese allo scopo di proteggere le auto, parcheggiate nel vialetto di casa o rinchiuse in garage.  Ma intanto la ” strage” continua. 

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Rossana Livolsi
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