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Francia, un adulto su dieci ha fatto uso di cocaina, secondo uno studio

Francia, un adulto su dieci ha fatto uso di cocaina, secondo uno studio

K metro 0 – Parigi – “La cocaina è sempre più disponibile. C’è stato un enorme aumento dell’offerta, con sequestri record, in un contesto di aumento della produzione e di un prezzo stagnante tra i 60 e i 70 euro al grammo, mentre la purezza è in aumento”, ha rivelato a franceinfo Guillaume Airagnes, direttore

K metro 0 – Parigi – “La cocaina è sempre più disponibile. C’è stato un enorme aumento dell’offerta, con sequestri record, in un contesto di aumento della produzione e di un prezzo stagnante tra i 60 e i 70 euro al grammo, mentre la purezza è in aumento”, ha rivelato a franceinfo Guillaume Airagnes, direttore dell’OFDT (Osservatorio francese delle droghe e delle tendenze alla dipendenza).

Il consumo di cocaina è dunque in forte aumento in Francia, dove quasi un adulto su dieci (9,4%) ha assunto la droga almeno una volta nella vita, rispetto al 5,6% del 2017, secondo lo studio pubblicato mercoledì 26 giugno. Il report sulle rappresentazioni, le opinioni e le percezioni degli psicofarmaci è stato condotto in Francia nel 2023 su un campione rappresentativo di 14.984 persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni. Emerge che la droga si consuma anche nei giorni festivi e in occupazioni dove il carico di lavoro è molto pesante.

La Cannabis è la più diffusa, insieme con l’ecstasy: la prevalenza del consumo negli ultimi dodici mesi è passata dallo 0,2% del 2000 all’1,8% del 2023, mentre la sperimentazione è balzata tra il 2017 (5%) e l’anno scorso (8,2%). Anche la sperimentazione di eroina è aumentata, passando dall’1,3% nel 2017 al 2% degli adulti lo scorso anno, con un tasso di utilizzo negli ultimi dodici mesi stabile allo 0,3% negli ultimi anni.

Per la prima volta, lo studio OFDT include l’uso di ketamina, 3MMC e GHB/GBL, tre prodotti sintetici spesso utilizzati nelle pratiche chemsex per aumentare il piacere sessuale, l’eccitazione o la resistenza.

Insomma, oramai si può ordinare la cocaina come si ordina una pizza o un altro prodotto. Ad esempio, sul canale Telegram si possono trovare messaggi come questo: “Consegna da mezzogiorno a mezzanotte, servizio post vendita molto reattivo. Buona giornata amici”.

Con le consegne a domicilio di droga che dilagano in tutto il Paese, e in particolare a Parigi, in vista dei Giochi Olimpici, la polizia giudiziaria sta acquisendo nuove risorse per smantellare queste reti. Per i tossicodipendenti, ordinare droga tramite cellulare è difatti diventata un’abitudine.

Il sovrintendente Guillaume Batigne, capo della squadra narcotici della PJ di Parigi, mostra così al sito francese quello che succede dopo sul suo telefono: “I video mostrano i diversi prodotti, quindi abbiamo erba di cannabis, cocaina, e per ordinare bisogna cliccare sul link di Signal. Quindi abbiamo un intreccio di reti criptate per poter ordinare questi prodotti stupefacenti in totale riservatezza”.

Riservatezza e diffidenza sono essenziali anche per evitare di imbattersi in un agente di polizia. I trafficanti possono quindi chiedere ai loro clienti di inviare un documento d’identità o addirittura di effettuare una videochiamata prima di confermare l’ordine.

Fra l’altro, negli ultimi anni i call center della droga sono diventati altamente professionali. Gli spacciatori utilizzano tutti i codici di marketing presenti nell’e-commerce, con promozioni, carte fedeltà e chicche, come i gratta e vinci distribuiti ai clienti.

Questo metodo di consegna sta esplodendo appunto nella capitale francese, mentre più di un terzo dei punti di spaccio fisici sono scomparsi negli ultimi tre anni grazie all’azione della polizia. Allo stesso tempo, l’anno scorso la polizia criminale ha portato a termine il 40% in più di casi legati alle reti di cyber-traffico, per un totale di 41 casi.

Emerge anche che i trafficanti di droga francesi si stanno rifugiando negli Emirati Arabi Uniti. Appartamenti di lusso, chilometri di spiagge, locali e ristoranti: da qualche anno i più grandi baroni della droga francesi si sono trasferiti a Dubai, nonostante siano schedati dall’Interpol. L’Emirato è diventato un paradiso per i trafficanti di droga? Un francese, ricercato da anni dall’ufficio anti-narcotici, è sospettato di aver importato più di tre tonnellate di cocaina, eppure non si nasconde. Arrestato nel 2022 dalla polizia di Dubai, è stato rapidamente rilasciato. La Francia sta ancora chiedendo la sua estradizione. Ma dove si trova esattamente? Non è dato saperlo.

A Dubai, poche persone sono disposte a testimoniare. Lontano dalla Francia e dai suoi regolamenti di conti, la criminalità organizzata si sente al sicuro, con una sola priorità: investire il proprio denaro in immobili. Proprietà troppo costose che a volte possono essere acquistate senza alcuna giustificazione, secondo un agente immobiliare.

di Mario Doria

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