K metro 0 – Londra – Il presidente argentino Javier Milei non finisce di stupire il mondo: prima con la campagna elettorale, dove imbracciava una motosega per simboleggiare il suo desiderio di tagliare la spesa pubblica e lo Stato, ora dichiara di accettare che le isole Falkland siano al momento “nelle mani del Regno Unito”.
K metro 0 – Londra – Il presidente argentino Javier Milei non finisce di stupire il mondo: prima con la campagna elettorale, dove imbracciava una motosega per simboleggiare il suo desiderio di tagliare la spesa pubblica e lo Stato, ora dichiara di accettare che le isole Falkland siano al momento “nelle mani del Regno Unito”.
In un’intervista alla BBC, il politico di destra ha promesso di riavere le isole attraverso i canali diplomatici, ma ha detto che “non c’è una soluzione immediata”. La sua posizione sulle isole Falkland è dunque molto moderata e diversa da quella dei leader del passato. E ha ammesso che potrebbero essere necessari decenni per cercare di ottenere la sovranità delle isole Falkland dal Regno Unito; “l’Argentina non cerca il conflitto”.
Il Regno Unito e l’Argentina entrarono in guerra per il territorio britannico d’oltremare – noto come Malvinas in Argentina – nel 1982. L’invasione causò la morte di 255 militari britannici, tre isolani e 649 argentini. Il presidente Milei ha però elogiato Margaret Thatcher, primo ministro britannico durante la guerra delle Falkland.
Ricordiamo, infatti, che proprio Lady Thatcher ordinò il siluramento dell’incrociatore navale argentino General Belgrano durante la guerra, che causò la morte di 323 persone a bordo.
Alla domanda se la ammira ancora, il presidente Milei ha risposto: “Criticare qualcuno a causa della sua nazionalità o razza è molto precario dal punto di vista intellettuale. Ho ascoltato molti discorsi di Margaret Thatcher. Era brillante. Quindi qual è il problema?”.
L’Argentina ha da tempo rivendicato la sovranità sulle isole dell’Oceano Atlantico sud-occidentale, a 300 miglia dalla sua costa e a 8.000 miglia dal Regno Unito. Una targa che le raffigura è persino esposta nel cortile del palazzo presidenziale di Buenos Aires.
Milei non ha negato di volere che le isole diventino argentine “nel quadro della pace”. Ma è stato chiarissimo sul punto: “Non rinunceremo alla nostra sovranità, né cercheremo un conflitto con il Regno Unito”, ha dichiarato.
Quando gli è stato chiesto perché il Regno Unito avrebbe accettato, ha risposto: “Potrebbero non voler negoziare oggi. In un secondo momento potrebbero volerlo fare. Molte posizioni sono cambiate nel tempo”.
Le Falkland dunque appartengono al Regno Unito? Un nuovo sondaggio di YouGov EuroTrack mostra che non tutti in Europa sono d’accordo. Islas Malvinas o Isole Falkland, dunque? A oltre 40 anni dalla guerra di 10 settimane tra Regno Unito e Argentina, l’arcipelago di proprietà britannica – a meno di 500 km dalla costa argentina – continua a suscitare polemiche.
L’indagine, rivolta agli europei, oltre che agli inglesi e agli americani, ha posto la seguente domanda: A chi dovrebbero appartenere le Falkland: al Regno Unito o all’Argentina?
Se nel Regno Unito una buona maggioranza (57%) ritiene che la sovranità sulle Falkland appartenga al Regno Unito, solo il 16% crede che dovrebbe essere nelle mani dell’Argentina. Questi risultati non sorprendono, dato che un sondaggio di YouGov di qualche mese fa suggeriva che i britannici sarebbero più turbati se Gibilterra e le Falkland lasciassero il Regno Unito rispetto all’Irlanda del Nord.
Oltre il 32% dei britannici ha dichiarato che sarebbe “sconvolto” se l’Irlanda del Nord lasciasse il Regno Unito, mentre rispettivamente il 35% e il 33% ha detto lo stesso delle Isole Falkland e di Gibilterra (un’enclave nella penisola iberica). Ma gli altri europei la pensano come i britannici? Mentre l’Europa settentrionale è favorevole alla sovranità britannica, con circa il 30% degli intervistati danesi e svedesi a favore di questa opzione, l’Europa centrale e meridionale nutre dei dubbi. Anche il 30% degli intervistati – tedeschi e italiani – sostiene la rivendicazione argentina e ritiene che il Paese abbia la sovranità sulle isole.
Tuttavia, la Spagna si è posizionata come il più forte difensore dell’Argentina in Europa. Circa il 52% degli spagnoli intervistati è chiaro: le isole dovrebbero essere argentine.
Gli spagnoli sentono moltissimo la disputa territoriale con i britannici, paragonandola alla situazione di Gibilterra. Le tensioni diplomatiche con l’enclave sono cicliche, in particolare per l’uso da parte di Gibilterra delle acque adiacenti. La penisola le rivendica come proprie, ma la Spagna non le riconosce e ne rivendica la sovranità. Secondo un recente sondaggio, solo il 18% dei britannici restituirebbe Gibilterra alla Spagna.
Yougov ha chiesto anche agli americani di esprimersi sulle Falkland e ha rilevato che oltre il 30% è favorevole alla sovranità britannica. I britannici hanno cercato di evitare l’inevitabile. L’Unione europea ha deciso di riferirsi alle isole con il nome spagnolo e con quello britannico. Un cambiamento significativo. Mentre il primo ministro britannico Rishi Sunak deplorava la “deplorevole scelta di parole” dell’Ue, il ministro degli Esteri argentino Santiago Cafiero ha accolto con favore la volontà dell’Ue di “prendere atto” della rivendicazione territoriale del suo governo. Ne ha riferito Euronews.