K metro 0 – Bruxelles – La priorità del nuovo presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, sarà creare l’unità fra gli Stati membri, lo ha dichiarato al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. Lo riporta Nova.

“Ringrazio per la fiducia che i membri del Consiglio mi hanno testimoniato oggi, con Ursula von der Leyen e Kaja Kallas. Sono lieto di essere a breve parte di questa squadra”, ha detto. “Sono sicuro che la nostra collaborazione porterà a un lavoro di successo per servire l’Ue e i suoi cittadini. Ci sono sfide importanti da affrontare, ma l’Ue ha dimostrato in passato di trovare sempre la forza e l’unità. Creare l’unità tra gli Stati membri sarà la mia principale priorità quando assumerò il mio ruolo a dicembre”, ha concluso. 

Intanto, la premier estone, Kaja Kallas, si è detta onorata della nomina ricevuta dal Consiglio europeo per il ruolo di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. “Sono davvero onorata del sostegno del Consiglio. È una responsabilità enorme in questo periodo di tensioni geopolitiche. La guerra in Europa, ma anche la crescente instabilità a livello globale, sono le principali sfide per la politica estera europea. Il mio obiettivo è sicuramente quello di lavorare per l’unità europea, proteggere i valori degli interessi europei, in un contesto geopolitico così carico, e costruire anche partenariati globali, che sono molto, molto importanti in questo momento”, ha detto. “Mi impegnerò quindi a lavorare con gli Stati membri e con tutte le istituzioni. E naturalmente il passo successivo è concentrarsi sulle audizioni in Parlamento e parlare con gli eurodeputati per ottenere il loro sostegno”, ha aggiunto.

“Sono molto felice di poter lavorare insieme a Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Penso che formiamo una grande squadra per raggiungere questi obiettivi per l’Unione europea. Non è un onore solo per me, ma anche per l’Estonia, un piccolo Paese che quest’anno ha compiuto 20 anni nell’Unione europea. Si tratta quindi di un anniversario piuttosto simbolico”, ha concluso.