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Francia, Macron contestato dalla ministra Bergé per il cambio di sesso in municipio

Francia, Macron contestato dalla ministra Bergé per il cambio di sesso in municipio

K metro 0 – Parigi – Alta tensione fra Emmanuel Macron e Aurore Bergé, ministro delegato per l’uguaglianza tra donne e uomini e la lotta contro la discriminazione. Il Presidente della Repubblica ha attaccato le proposte del Nuovo Fronte Popolare, criticando, ad esempio, la proposta di semplificare le procedure per cambiare sesso. Un’invettiva che ha

K metro 0 – Parigi – Alta tensione fra Emmanuel Macron e Aurore Bergé, ministro delegato per l’uguaglianza tra donne e uomini e la lotta contro la discriminazione. Il Presidente della Repubblica ha attaccato le proposte del Nuovo Fronte Popolare, criticando, ad esempio, la proposta di semplificare le procedure per cambiare sesso. Un’invettiva che ha provocato l’indignazione della sinistra e della comunità Lgbt+.

“Non c’è stata alcuna ambiguità sul fatto che siamo sempre stati dalla parte dei diritti delle persone, in particolare Lgbt+”, afferma Aurore Bergé. “Abbiamo fatto avanzare i diritti delle persone Lgbt+, garantito l’apertura della MAP a tutte le donne, una misura contro cui Marine Le Pen ha votato”.

Nel suo programma per le elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio, il Nuovo Fronte Popolare propone in realtà di semplificare l’attuale procedura autorizzando “un cambio di stato civile gratuito davanti a un ufficiale di stato civile”. Aurore Bergé riconosce che ci sono “ritardi che dovrebbero essere ridotti” nella procedura attuale, che richiede che ogni domanda di cambiamento sia presentata a un tribunale. Considera anche che sia necessaria una “standardizzazione” nel modo in cui vengono gestiti i casi, notando che “a seconda del tribunale, il tempo impiegato e le domande poste non sono le stesse”. “Ci sono cose che sono molto dannose per i diritti delle persone”, ha deplorato il ministro, che vuole “continuare a far parte” della “dinamica” guidata da Emmanuel Macron per “aumentare i diritti delle persone”.

La ministra delegata ha poi attaccato il Nuovo Fronte Popolare, come un “nuovo Nupes”, o addirittura “un’alleanza disastrosa”. Di fatto, per lei, la maggioranza presidenziale non c’è più. Aurore Bergé ha così dichiarato di voler “ricostruire” una nuova maggioranza presidenziale che vada “oltre” la sua attuale componente. Ha così fatto appello alle “persone responsabili e ragionevoli della sinistra” che sono “a disagio” per la presenza di La France Insoumise nell’alleanza di sinistra. “Dobbiamo aprirci? Sì”, ha detto, riconoscendo che “la maggioranza presidenziale per il momento non c’è più”. Ne ha riferito franceinfo.

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