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Usa, il piano di Biden per regolarizzare gli immigrati

Usa, il piano di Biden per regolarizzare gli immigrati

K metro 0 – Washington – Il presidente americano Joe Biden ha annunciato un programma  per facilitare il percorso verso la cittadinanza per centinaia di migliaia di migranti negli Stati Uniti sposati con cittadini americani. Una decisione in netto contrasto con i piani di deportazioni di massa del rivale repubblicano Donald Trump. All’inizio di questo

K metro 0 – Washington – Il presidente americano Joe Biden ha annunciato un programma  per facilitare il percorso verso la cittadinanza per centinaia di migliaia di migranti negli Stati Uniti sposati con cittadini americani. Una decisione in netto contrasto con i piani di deportazioni di massa del rivale repubblicano Donald Trump.

All’inizio di questo mese, Biden  aveva vietato ai migranti che attraversano illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico di chiedere asilo: una politica simile a quella di Trump che è stata criticata da alcuni democratici e gruppi per i diritti dei migranti. Ma il nuovo  programma per legalizzare i coniugi dei cittadini statunitensi potrebbe rafforzare il suo messaggio di sostegno a un sistema di immigrazione più umano e diverso da quello di Trump.

Il programma, che si applicherà a quasi 500.000 coniugi che vivono negli Stati Uniti da almeno 10 anni, a partire dal 17 giugno, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla Casa Bianca e dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, coinvolgerà anche circa 50.000 bambini sotto i 21 anni che hanno un genitore americano. E saranno, verosimilmente, i messicani  a trarne  i maggiori benefici.

 

Negli Stati Uniti, in verità, esiste già la possibilità per i migranti sposati con americani di assicurarsi la residenza. Ma nella maggior parte dei casi, coloro che sono entrati illegalmente negli Stati Uniti devono prima essere rimandati nei loro paesi di origine per diversi anni prima di poter ritornare legalmente. Il nuovo programma ora consentirà loro di richiedere la residenza senza lasciare gli Stati Uniti e, se ottengono la residenza, potranno anche richiedere la cittadinanza.

La nuova mossa di Biden era stata sollecitata da molti democratici, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del prossimo novembre.

“La Statua della Libertà non è una reliquia della storia americana. Rappresenta ancora quello che siamo”, ha detto Biden in un’affollata East Room della Casa Bianca, piena di sostenitori, deputati del Congresso e immigrati che avrebbero diritto al programma.

“Ma mi rifiuto anche di credere – ha aggiunto – che, per continuare a essere l’America che abbraccia l’immigrazione, dobbiamo rinunciare a proteggere i nostri confini. Sono scelte false”.

Martedì, durante una manifestazione a Racine, nel Wisconsin, Trump ha proclamato: “Quando sarò rieletto, il piano di amnistia illegale di Joe Biden sarà stracciato e buttato via il primo giorno in cui saremo di nuovo in carica”.

L’ombra di una seconda amministrazione Trump incombe sulla nuova politica di Biden, che col suo nuovo programma darà il via alle organizzazioni latinoamericane a una corsa per  convincere quante più persone possibile a presentare domanda per il programma prima del prossimo gennaio.

Biden ha svelato ufficialmente  i suoi piani durante un evento di martedì alla Casa Bianca, che ha segnato anche il 12° anniversario del programma DACA  (Deferred Action for Childhood Arrivals), una popolare direttiva dell’era Obama che offriva protezioni contro la deportazione e permessi di lavoro temporanei per i giovani immigrati privi di status legale.

Foday Turay era tra gli invitati martedì alla Casa Bianca per l’annuncio. È arrivato negli Stati Uniti quando aveva 10 anni dalla Sierra Leone e ora è padre di un figlio piccolo ed è sposato con una cittadina statunitense di terza generazione. Sebbene sia iscritto al DACA e lavori come assistente procuratore distrettuale a Filadelfia, il suo status non fornisce sollievo dalla costante preoccupazione della deportazione.

“Mia moglie non sta mai tranquilla” ha detto. “Ogni giorno si chiede cosa succederà se vengo espulso? Come alleveremo nostro figlio? In quale paese?”

Il deputato repubblicano Richard Hudson, ha definito la politica di Biden un “piano di amnistia di massa”. Altri, come il governatore repubblicano  Texas Greg Abbott, prevedevano che il programma di Biden sarebbe stato respinto dai tribunali.

Il senatore Marco Rubio, un repubblicano della Florida vicepresidente in pectore di Trump, aveva sostenuto con forza un progetto di legge che nel 2012  avrebbe offerto uno status legale ai giovani immigrati. Martedì scorso però ha detto che “il mondo è diverso” ora perché i numeri  dell’immigrazione sono aumentati.

Ma il senatore Chris Murphy, un democratico del Connecticut che ha contribuito a scrivere un disegno di legge bipartisan sul confine all’inizio di quest’anno, ha dichiarato che “l’unico partito che è attento e compassionevole su cosa fare con le persone che vivono nell’ombra sono i democratici”.

Gustavo Torres, direttore dell’organizzazione pro-immigranti CASA, ha affermato che l’annuncio di Biden stimolerebbe le comunità latine a uscire allo scoperto e a sostenerlo.

Biden ha anche annunciato nuove normative che consentiranno ad alcuni beneficiari del DACA e ad altri giovani immigrati di qualificarsi più facilmente per visti di lavoro di lunga durata. Ciò garantirebbe agli immigrati qualificati di ottenere una protezione più solida rispetto ai permessi di lavoro offerti dal DACA, che attualmente sta affrontando problemi legali e non accetta più nuove domande.

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