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Migranti, tragedia in mare: morti e dispersi nello Jonio e nel canale di Sicilia

Migranti, tragedia in mare: morti e dispersi nello Jonio e nel canale di Sicilia

K metro 0 – Sicilia – Doppia tragedia dell’immigrazione. Sarebbero almeno 66, tra cui 26 bambini anche di pochi mesi, i dispersi nel naufragio della barca a vela, avvenuto a 120 miglia dalle coste calabre, in area di responsabilità Sar italiana. Lo riferiscono i sopravvissuti, appena 11. Uno dei migranti è infatti deceduto subito dopo le operazioni

K metro 0 – Sicilia – Doppia tragedia dell’immigrazione. Sarebbero almeno 66, tra cui 26 bambini anche di pochi mesi, i dispersi nel naufragio della barca a vela, avvenuto a 120 miglia dalle coste calabre, in area di responsabilità Sar italiana. Lo riferiscono i sopravvissuti, appena 11. Uno dei migranti è infatti deceduto subito dopo le operazioni di sbarco, lo riporta l’Adnkronos.

Per le attività di ricerca sono attualmente presenti in area due motovedette della Guardia costiera, partite da Reggio Calabria e Roccella Ionica, e un aereo Atr42 decollato dalla base aeromobili delle Guardia costiera di Catania. Nelle prossime ore giungerà in zona anche nave Dattilo della Guardia costiera. A bordo dei mezzi navali anche team sanitari del Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta).

Ricevuto il mayday il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano della Guardia Costiera di Roma, dirottava immediatamente sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo ATR42 della Guardia costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Sul posto intervenivano anche assetti Frontex. I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, venivano recuperati a bordo della CP305 che dirigeva verso il porto di Roccella Jonica. Qui i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 11Le ricerche in zona “sono attualmente in corso con assetti della Guardia costiera e di Frontex”.

Soccorsa barca in legno, a bordo 10 morti

La nave Nadir della Ong tedesca Resqship ha soccorso una barca in legno piena d’acqua nella quale c’erano 61 migranti, 10 dei quali trovati morti nella parte inferiore della barca allagata. In 51 sono stati evacuati, portati sul Nadir e sottoposti alla prime cure mediche. Due di loro erano nello scafo privi di sensi.

“Il team è intervenuto con un’ascia per rompere lo scafo ed entrare all’interno del barcone – fanno sapere dalla Ong – I soccorsi sono arrivati ​​troppo tardi per 10 persone. Le persone prive di sensi stanno attualmente ricevendo cure mediche e sono in attesa di un’urgente evacuazione di emergenza. I nostri pensieri sono con le persone in lutto. Siamo arrabbiati e tristi. La Fortezza Europa uccide”.

In poche ore si tratta del terzo salvataggio per Nadir. Prima un’imbarcazione in legno segnalata da Alarm Phone e con a bordo 62 persone è stata trainata dalla Ong, d’intesa con le autorità, verso Lampedusa fino all’arrivo della Guardia costiera italiana. Poi un’altra emergenza: una barca piena di acqua e benzina con 27 persone a bordo. L’equipaggio del Nadir ha distribuito giubbotti di salvataggio fino all’arrivo della Guardia costiera.

54 migranti soccorsi da Ocean Viking in Sar Libia, anche 28 minori soli

Un altro soccorso nel Mediterraneo centrale dove stamani 54 persone, tra cui 28 minori non accompagnati, sono stati tratti in salvo dall’equipaggio dell’Ocean Viking in zona Sar libica. “Viaggiavano su un gommone stracarico, individuato dal ponte con un binocolo dal ponte”, spiegano da Sos Mediterranee.

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