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Profumi di lusso e sfruttamento dei bambini

Profumi di lusso e sfruttamento dei bambini

K metro 0 – Londra – Per Lei. Ma piace anche a Lui. Ideale per uomo e per donna, è un  profumo intenso e inebriante. Come recita un messaggio pubblicitario, “quando la sua fragranza si appoggerà lieve sulla pelle, un turbinio di sensazioni incantevoli inebrierà i sensi”.  E’ il profumo del gelsomino Il “re dei

K metro 0 – Londra – Per Lei. Ma piace anche a Lui. Ideale per uomo e per donna, è un  profumo intenso e inebriante. Come recita un messaggio pubblicitario, “quando la sua fragranza si appoggerà lieve sulla pelle, un turbinio di sensazioni incantevoli inebrierà i sensi”. 

E’ il profumo del gelsomino Il “re dei fiori” (dall’antico persiano ya-samïn “dono di Dio”).  Uno degli ingredienti più noti e amati nel mondo della profumeria, di cui è una delle due pietre miliari, insieme alla rosa.

Bastano poche gocce di un jus al gelsomino per sentirsi in pochi istanti più energici e briosi. Sì, ma andate a dirlo  a chi si sveglia alle tre di notte per raccogliere i fiori bianchi dai quali si ricava Idole L’intense, la raffinata Eau de Parfum di Lancôme. O Ikat Jasmine e Limone di Sicilia di Aerin Beauty, un marchio di fragranze di lusso di Estée Lauder.

Il gelsomino utilizzato per ricavare questi due fragranze proviene dall’Egitto, che produce circa la metà della fornitura mondiale di questo fiore, un ingrediente chiave di molti profumi.

Heba – che vive in un villaggio nel distretto di Gharbia, cuore della regione egiziana dei gelsomini – sveglia la sua famiglia alle 3:00 per iniziare a raccogliere i minuscoli fiorellini stellati prima che il calore del sole li danneggi. Nelle ore notturne, infatti, il gelsomino raggiunge   il massimo del suo profumo e  il sole ossida il bianco del fiore.

Heba ha bisogno dell’aiuto dei suoi quattro figli, di età compresa tra 5 e 15 anni. Come Basmalla, 10 anni, che insieme ai suoi fratelli raccoglie il gelsomino tutta la notte per aiutare la madre a sbarcare il lunario.

La notte in cui il World Service della BBC l’ha filmata, raccontano gli autori del reportage (Ahmed ElShamy e Natasha Cox)  Heba e i suoi figli sono riusciti a raccogliere 1,5 kg di fiori di gelsomino.  Dopo aver pagato un terzo dei suoi guadagni al proprietario del terreno, le sono rimasti circa 1,5 dollari per il lavoro di quella notte: quasi niente, visto che l’inflazione in Egitto è ai massimi storici e i raccoglitori spesso vivono al di sotto della soglia di povertà.

L’inchiesta della BBC sulle catene di approvvigionamento ha scoperto che il gelsomino utilizzato dai fornitori di Lancôme e Aerin Beauty  era stato raccolto da minorenni, nonostante tutti i marchi di profumi di lusso proclamino tolleranza zero verso lo sfruttamento dei minori.

Una manciata di aziende che possiedono molti marchi di lusso stanno comprimendo i budget. E di conseguenza i compensi offerti dai loro intermediari ai raccoglitori di gelsomino egiziani sono  sempre più bassi, costringendoli a far lavorare i propri figli.

Tomoya Obokata, Relatore Speciale dell’ONU sulle forme contemporanee di schiavitù, è rimasto turbato dalle riprese sotto copertura della BBC nei campi di gelsomino egiziani durante la stagione di raccolta dell’anno  scorso.

Le grandi aziende di cosmetici, lamenta, avevano promesso la trasparenza delle catene di fornitura e la lotta contro il lavoro minorile.  

È difficile dire esattamente quante delle 30.000 persone coinvolte nell’industria egiziana del gelsomino siano bambini.

L’inchiesta della BBC ha rivelato che  molti raccoglitori che lavoravano nelle piccole aziende agricole  che riforniscono le principali fabbriche erano minori di età inferiore ai 15 anni.

Nel loro materiale promozionale, le aziende produttrici di profumi vantano pratiche di approvvigionamento etiche. Ogni datore di lavoro della catena di fornitura ha inoltre firmato una lettera di impegno alle Nazioni Unite garantendo il rispetto della sicurezza del lavoro e l’   eliminazione del lavoro minorile.

Ma il problema, secondo un dirigente della casa di profumi Givaudan, è la mancanza di controllo che le aziende hanno sulle loro catene di fornitura.

I revisori delle società incaricate delle verifiche, controllano solo ciò per cui sono pagati. E questo potrebbe non includere i compensi della forza lavoro – “una delle principali cause” del lavoro minorile, che è proibito  nelle aziende agricole e nelle fabbriche che producono l’olio essenziale di gelsomino. Ma la stragrande maggioranza dei fiori proviene da raccoglitori indipendenti.

Givaudan, la casa che produce Lancôme Idôle L’Intense, ha definito “profondamente allarmante” il filmato  della BBC, aggiungendo che “è nostro dovere continuare ad agire per eliminare completamente il rischio di lavoro minorile”.

Firmenich, la casa produttrice di Ikat Jasmine e Limone Di Sicilia per Aerin Beauty, che nell’estate 2023 ha acquistato il gelsomino da un grande intermediario, ha detto che ora utilizza un nuovo fornitore in Egitto. E che “sosterrà iniziative per affrontare collettivamente questo problema con i partner del settore e i coltivatori di gelsomino locali”.

L’Oréal ha affermato di essere “attivamente impegnata a rispettare gli standard più protettivi riconosciuti a livello internazionale in materia di diritti umani”, aggiungendo che “non richiederà mai alle case di profumi di scendere al di sotto del prezzo di mercato degli ingredienti a spese degli agricoltori”, anche se “sappiamo che  in alcune parti del mondo in cui operano i nostri fornitori, c’è il rischio che i nostri impegni non  vengano rispettati”.

Anche Estée Lauder ha dichiarato che “i diritti di tutti i bambini debbono essere protetti. Abbiamo contattato i nostri fornitori per indagare su questa questione molto seria. Riconosciamo il complesso ambiente socio-economico che circonda la catena di fornitura locale del gelsomino e stiamo agendo per ottenere una maggiore trasparenza e per migliorare i mezzi di sussistenza delle comunità di approvvigionamento.”

Di ritorno a Gharbia, Heba è rimasta scioccata quando le abbiamo detto a quale prezzo veniva venduto il profumo sul mercato internazionale.

“Le persone qui non valgono nulla”, ha commentato. “Non penso a chi  usa il profumo, ma vorrei che chi lo compra si rendesse conto della sofferenza dei bambini”.

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