K metro 0 – New York – Le Nazioni Unite hanno inserito Israele nell’elenco degli Stati e gruppi armati che hanno commesso violazioni contro i bambini, secondo quanto dichiarato venerdì dall’inviato Onu del Paese, Gilad Erdan. Una notizia che arriva dopo otto mesi di guerra a Gaza, in cui si stima che più di 13.000
K metro 0 – New York – Le Nazioni Unite hanno inserito Israele nell’elenco degli Stati e gruppi armati che hanno commesso violazioni contro i bambini, secondo quanto dichiarato venerdì dall’inviato Onu del Paese, Gilad Erdan.
Una notizia che arriva dopo otto mesi di guerra a Gaza, in cui si stima che più di 13.000 bambini siano stati uccisi tra le 36.500 vittime, e il giorno dopo il bombardamento israeliano di una scuola delle Nazioni Unite nel centro di Gaza, che ha sterminato più di 40 palestinesi, alcuni dei quali bambini. Secondo i funzionari dei diritti umani, Hamas è citato nel rapporto anche per l’uccisione e il rapimento di infanti nell’attacco del 7 ottobre contro Israele, in cui sono stati uccisi quasi 1.200 israeliani.
Rapporto che riguarda le uccisioni, le menomazioni, gli abusi sessuali, il rapimento o il reclutamento di fanciulli, la negazione dell’accesso agli aiuti e l’attacco a scuole e ospedali, e che è stato redatto dalla rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba. L’elenco allegato al rapporto vuole svergognare le parti in conflitto, nella speranza di scoraggiare la violenza contro gli innocenti.
Pronta e dura la replica del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: “Le Nazioni Unite si sono aggiunte alla lista nera della storia quando si sono unite a coloro che sostengono gli assassini di Hamas”. Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano, ha poi avvertito che la decisione avrebbe avuto un impatto sulle relazioni del suo Paese con le Nazioni Unite, relazioni già molto tese. Israele si rifiuta difatti di trattare con l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (Unrwa), la principale organizzazione che convoglia gli aiuti ai rifugiati palestinesi a Gaza, in Cisgiordania, Giordania, Libano e Siria.
“Ci sono già stati alcuni anni in cui sono state accertate violazioni da parte delle forze governative israeliane e dei gruppi armati palestinesi, ma non sono mai stati inseriti nella lista”, ha dichiarato Ezequiel Heffes, direttore del gruppo per i diritti umani Watchlist on Children and Armed Conflict. Il quale ha aggiunto che una volta che uno Stato o un gruppo è stato citato nel rapporto delle Nazioni Unite per le violazioni, l’Onu deve impegnarsi con le parti e “far sì che queste intraprendano azioni che possano servire a prevenire violazioni future”.
Erdan ha detto di essere stato informato della decisione dal capo di gabinetto del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e ha dato la sua risposta in un video sui social media. “Sono assolutamente scioccato e disgustato da questa vergognosa decisione del segretario generale”, ha dichiarato. “L’esercito di Israele è l’esercito più morale del mondo, quindi questa decisione immorale non farà altro che aiutare i terroristi e premiare Hamas”. L’ufficio di Guterres non ha rilasciato alcun commento immediato sulla lista. Ne ha riferito The Guardian.
Il mese scorso, le Nazioni Unite hanno dichiarato che almeno 7.797 bambini sono stati uccisi durante la guerra, sulla base dei dati relativi ai corpi identificati forniti dal ministero della Sanità di Hamas a Gaza. Venerdì, l’agenzia di stampa Associated Press ha dichiarato che, dall’analisi dei dati del ministero della Sanità di Gaza, è emerso che la percentuale di donne e bambini palestinesi uccisi durante la guerra tra Israele e Hamas sembra essere diminuita drasticamente.
L’agenzia ha citato un esperto del gruppo di ricerca no-profit statunitense CNA, secondo il quale ciò è legato alla minore intensità degli attacchi aerei israeliani. Tuttavia, gli attacchi aerei israeliani su Gaza sono continuati. Giovedì mattina un attacco aereo avrebbe ucciso almeno 35 persone in una scuola del centro di Gaza piena di sfollati. Gli Stati Uniti hanno reso noto di aver ricevuto notizie secondo cui 14 bambini sarebbero stati colpiti fatalmente nell’attacco. Israele ha fatto i nomi di 17 membri di Hamas e della Jihad islamica palestinese che avrebbe ucciso durante l’attacco.
All’indomani dell’attacco, i medici di Medici Senza Frontiere (MSF), che sostengono il vicino ospedale dei Martiri di al-Aqsa, hanno descritto scene caotiche. L’organizzazione ha rivelato che nelle 24 ore precedenti sono stati portati almeno 70 morti e più di 300 feriti, soprattutto donne e bambini.
Israele è stato anche accusato di ritardare l’ingresso di aiuti molto necessari a Gaza, privando gli abitanti del territorio palestinese di acqua potabile, cibo, medicine e carburante. Israele nega l’accusa e accusa gli organismi delle Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie di non riuscire a distribuire gli aiuti che vengono fatti entrare.
di Sandro Doria