K metro 0 – Brasilia – L’agenzia di difesa civile dello Stato ha dichiarato che il bilancio delle vittime è salito a 90, con altri quattro decessi in corso di accertamento, mentre 131 persone sono ancora irreperibili e ben 155.000 senza casa. Le forti piogge iniziate la scorsa settimana hanno provocato l’esondazione dei fiumi, inondando
K metro 0 – Brasilia – L’agenzia di difesa civile dello Stato ha dichiarato che il bilancio delle vittime è salito a 90, con altri quattro decessi in corso di accertamento, mentre 131 persone sono ancora irreperibili e ben 155.000 senza casa. Le forti piogge iniziate la scorsa settimana hanno provocato l’esondazione dei fiumi, inondando intere città e distruggendo strade e ponti. Questo il bilancio provvisorio delle devastanti piogge torrenziali che hanno colpito lo Stato brasiliano del Rio Grande do Sul martedì 7 maggio, a 17 chilometri dalla capitale dello Stato, Porto Alegre.
Molte persone che hanno lasciato le loro case dormivano sul ciglio della strada e hanno riferito alla Reuters che stavano soffrendo la fame. Intere famiglie sono partite a piedi, trasportando i propri averi in zaini e carrelli della spesa. L’inondazione ha ostacolato i soccorsi, numerosi aspettano ancora di essere evacuati in barca o in elicottero dalle case colpite. Piccole imbarcazioni hanno attraversato la città allagata alla ricerca di sopravvissuti.
A Porto Alegre, una città di 1,3 milioni di abitanti sul fiume Guaiba, le strade del centro sono sommerse dall’acqua. I residenti si sono trovati di fronte a scaffali di supermercati vuoti e stazioni di servizio chiuse, con negozi che razionavano le vendite di acqua minerale. La città ha distribuito acqua in camion agli ospedali e ai rifugi. Le inondazioni hanno avuto un impatto anche sui servizi idrici ed elettrici, con più di 1,4 milioni di persone colpite complessivamente, secondo la Protezione Civile brasiliana.
Quasi mezzo milione di persone sono inoltre rimaste senza corrente a Porto Alegre e nelle città periferiche, poiché le compagnie elettriche hanno interrotto le forniture per motivi di sicurezza nei quartieri allagati. L’operatore della rete nazionale ONS ha dichiarato che cinque dighe idroelettriche e linee di trasmissione sono state interrotte a causa delle forti piogge.
In un programma televisivo governativo il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha comunicato che l’entità dei danni non sarà nota finché le acque non si saranno calmate. Ha promesso aiuti federali per lo Stato in quello che è considerato il peggior disastro climatico di sempre.
Gli economisti di JP Morgan hanno previsto che l’impatto delle inondazioni sull’economia brasiliana porterà una modesta riduzione della crescita del Pil e un aumento marginale dell’inflazione, soprattutto a causa dell’incremento dei prezzi del riso, prodotto in gran parte nel Rio Grande do Sul.
Proprio a causa dell’impatto delle inondazioni sui raccolti dello Stato di Rio Grande do Sul, il Brasile potrebbe tuttavia essere costretto a importare riso e fagioli, prodotti base dell’alimentazione locale. Il Rio Grande do Sul è difatti uno dei principali produttori di grano del Brasile. Nel 2022, il raccolto di riso nella regione ha prodotto 7,6 milioni di tonnellate.
Lula si è così riunito con il ministro dell’Agricoltura, Carlos Fávaro, secondo il quale il governo potrà importare fino a un milione di tonnellate di riso per mantenere stabile il prezzo del prodotto sul mercato interno. La maggior parte proverrebbe dai Paesi membri del Mercosur, come Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia.
di Sandro Doria