K metro 0 – Agenzia Nova – Londra – I droni di sorveglianza britannici Watchkeeper, che costano più di 6 milioni di dollari ciascuno, non possono essere utilizzati in caso di maltempo. Lo riferisce il quotidiano britannico “The Times”. “La flotta britannica di droni Watchkeeper fatica a operare in condizioni meteorologiche avverse e nessuno di
K metro 0 – Agenzia Nova – Londra – I droni di sorveglianza britannici Watchkeeper, che costano più di 6 milioni di dollari ciascuno, non possono essere utilizzati in caso di maltempo. Lo riferisce il quotidiano britannico “The Times”.
“La flotta britannica di droni Watchkeeper fatica a operare in condizioni meteorologiche avverse e nessuno di in quelli in dotazione viene utilizzato in alcuna operazione, nonostante ciascuno di essi sia costato circa cinque milioni di sterline (più di sei milioni di dollari)”, si legge sul quotidiano.
Secondo il “Times”, i droni da ricognizione Watchkeeper sono basati sul modello israeliano Hermes 450, anche se la versione britannica pesantemente modificata di questo drone ha avuto “meno successo” dell’originale. Secondo il “Times”, i droni erano “così pesantemente modificati” da richiedere circa 2 mila requisiti di sistema aggiuntivi. Inoltre, i droni modificati sono diventati troppo pesanti. Una fonte anonima del giornale britannico riferisce che otto dei 54 droni Watchkeeper prodotti sono già stati svalutati per un costo di 40 milioni di sterline (50 milioni di dollari).