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Turchia: con l’Iraq istituiremo centro operativo congiunto antiterrorismo

Turchia: con l’Iraq istituiremo centro operativo congiunto antiterrorismo

K metro 0 – Ankara – Turchia e Iraq istituiranno un centro operativo congiunto per combattere il terrorismo nelle zone di confine. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Yasar Guler, citato dal quotidiano filogovernativo “Daily Sabah”, in occasione di un iftar (la rottura quotidiana del digiuno) tenutosi ieri con le famiglie dei soldati caduti

K metro 0 – Ankara – Turchia e Iraq istituiranno un centro operativo congiunto per combattere il terrorismo nelle zone di confine. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Yasar Guler, citato dal quotidiano filogovernativo “Daily Sabah”, in occasione di un iftar (la rottura quotidiana del digiuno) tenutosi ieri con le famiglie dei soldati caduti nella provincia di Kahramanmaras, nel sud del Paese, riporta Nova.

Guler, sottolineando che i risultati del secondo ciclo di incontri intergovernativi tenuto la settimana scorsa a Baghdad sono stati “positivi”, ha spiegato che la Turchia “si aspetta di risolvere in modo permanente i problemi di sicurezza posti dai terroristi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) – considerato organizzazione terroristica non solo da Ankara, ma anche da Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito – e dai loro affiliati”. Il fatto che i colloqui a Baghdad siano stati produttivi, ha osservato il ministro, è confermato dalla decisione del Consiglio di sicurezza nazionale iracheno di vietare al Pkk di operare nel Paese, dichiarandolo così un gruppo “fuorilegge”. “Speriamo che d’ora in avanti avremo un lavoro maggiormente coordinato con l’Iraq” nella lotta al terrorismo, ha aggiunto Guler.

Nel frattempo proseguono i preparativi per la visita in Iraq del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, prevista nel mese di aprile, dopo la fine del mese di Ramadan, sacro per i fedeli musulmani. Lunedì scorso, 18 marzo, il capo dello Stato ha promesso al termine di un iftar con dei militari ad Ankara che entro l’estate verrà garantita la piena sicurezza al confine con l’Iraq e sarà portato a termine il lavoro rimasto incompiuto in Siria, nell’ambito del contrasto al terrorismo.

“Abbiamo iniziato a vedere i risultati positivi della nostra strategia di eliminare il terrorismo alla fonte, che abbiamo implementato pazientemente dentro e fuori i nostri confini. Con i nostri droni, le munizioni che produciamo e le nostre armi, troviamo i terroristi ovunque si trovino. Non permetteremo assolutamente a queste orde di assassini a contratto, che ora stanno morendo, alle strette e in via di estinzione, di prosperare e diventare nuovamente un problema per la nostra nazione”, aveva affermato il presidente turco.

Negli ultimi anni, a seguito dello spostamento dei miliziani curdi dalle aree rurali del sud-est della Turchia verso il nord dell’Iraq, Ankara ha stabilito diverse basi in punti strategici nella catena montuosa Matin al confine, e ha intensificato gli attacchi nel Kurdistan iracheno. Come sottolinea il quotidiano “Daily Sabah”, in più di 40 anni di attività il Pkk è stato responsabile della morte di oltre 40 mila persone, tra cui anche donne e minori.

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