“I neonati interagiscono attivamente fin dai primi giorni di vita” K metro 0 – Roma – Con l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia, i genitori si trovano spesso ad affrontare una molteplicità di emozioni e sfide che possono influenzare profondamente la loro vita quotidiana e le dinamiche familiari. “In questa fase delicata della vita”,
“I neonati interagiscono attivamente fin dai primi giorni di vita”
K metro 0 – Roma – Con l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia, i genitori si trovano spesso ad affrontare una molteplicità di emozioni e sfide che possono influenzare profondamente la loro vita quotidiana e le dinamiche familiari. “In questa fase delicata della vita”, spiega la psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, Adelia Lucattini, “Diventare genitori può mettere a dura prova le relazioni, per lo stress psicologico per le insicurezze nella gestione del neonato, in particolar modo se è il primo figlio, e per la stanchezza fisica. Inoltre, i neogenitori hanno meno tempo a disposizione per il partner, per gli amici o le famiglie di origine, rispetto a prima dell’arrivo del bambino. La situazione è anche più complessa per i genitori single ancor più se vivono da soli. Con l’arrivo del neonato a casa, la stanchezza dovuta alla perdita di sonno è uno dei fattori che possono maggiormente causare tensioni nella coppia e problemi relazionali in generale. Inoltre, può avere un forte impatto sulla vita di tutti i giorni, per questo è utile considerare di gestire fin da subito il cambiamento e le difficoltà ad esso collegate. Ad esempio, alternandosi col partner nella poppata notturna. I genitori hanno bisogno di raggiungere nuovi equilibri durante questo primo periodo, per ritrovare la serenità”.
Adelia Lucattini evidenzia la necessità di adoperare misure efficaci per affrontare le sfide emotive e pratiche che accompagnano l’arrivo di un bambino.
“La nascita di un bambino comporta un cambiamento significativo nella vita dei genitori”, spiega Lucattini, “che può essere inteso come se ora avessero una nuova persona di cui occuparsi che è molto più importante di loro e della coppia. Alcuni genitori trovano difficile questo nuovo assetto familiare, poiché temono o sentono di non essere più al centro nella mente del partner. Il papà può sentirsi messo da parte quando la mamma si dedica al neonato e la donna neomamma potrebbe sentirsi invisibile, inutile, se le attenzioni di tutti si concentrano sul bambino. Inoltre, la donna, sommersa dal lavoro casalingo e alle prese con il bimbo neonato, può avere la sensazione di sentirsi solo relegata al ruolo di nutrice e non essere più attraente per il proprio compagno e non più riconosciuta a pieno titolo nel suo ruolo lavorativo e sociale, come persona.
È invece importante che in questa fase delicata, i genitori possano vedere questo cambiamento come un’occasione unica, talvolta irripetibile, di crescita personale, come coppia e come famiglia, gestendo le fonti di ansia e preoccupazione, se necessario facendosi aiutare da uno psicoanalista. La comunicazione aperta ed empatica all’interno della coppia è fondamentale per affrontare le prime difficoltà e tutte le sfide, le “challenge”, legate alla genitorialità. Cercando vicinanza, sostegno e aiuto nei familiari, negli amici o anche in puericultrici e buone tate, le “nutrici” di oggi, è possibile instaurare un buon dialogo con se stessi e all’interno della coppia. Il sostegno dell’ambiente circostante, oltre che del partner, è fondamentale per uscire bene dal “maternity blues” e dalle “lacrime da latte” che compaiono al ritorno a casa.
Adelia Lucattini sottolinea l’importanza di stabilire una connessione emotiva profonda con il neonato fin dai primi giorni di vita.
“I neonati interagiscono attivamente fin dai primi giorni di vita, le interazioni madre- bambino, la comunicazione anche inconscia, sono ben note fin dal secolo scorso. Le neuroscienze, ciò lo confermano, da tempo, attraverso numerose ricerche, tra cui i vari studi sui neuroni-specchio e più recentemente sui neuroni-occhio. I neonati stimolano reazioni nella madre e nel padre, e ne riconoscono la voce e l’odore fin dai primi momenti dopo la nascita”, spiega, ancora Lucattini.
“Bisogna comprendere i diversi segnali che i neonati utilizzano per esprimere le proprie esigenze ed emozioni, i genitori saranno così in grado di comprendere meglio il loro bambino e di rispondere in modo affettuoso, competente e appropriato. In tal modo, le risposte del piccolino saranno immediate!”.
È fondamentale, quindi, trovare un buon equilibrio, prendersi cura del bambino e prendersi cura di se stessi, investendo sempre anche nella relazione di coppia.
“Ciò è essenziale per il benessere stesso dei genitori”, prosegue Adelia Lucattini, “l’ansia e lo stress sono comuni tra i neo-genitori, ma si può imparare ad affrontarli e superarli efficacemente”, ha concluso.