K metro 0 – Agenzia Nova – Ankara – La disinflazione in Turchia arriverà, poiché “la politica monetaria funziona”, ma dopo un periodo di transizione. È quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze turco, Mehmet Simsek, rivolgendosi agli investitori nazionali e stranieri in occasione di un evento tenutosi oggi, martedì, a Istanbul, secondo quanto riferito
K metro 0 – Agenzia Nova – Ankara – La disinflazione in Turchia arriverà, poiché “la politica monetaria funziona”, ma dopo un periodo di transizione. È quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze turco, Mehmet Simsek, rivolgendosi agli investitori nazionali e stranieri in occasione di un evento tenutosi oggi, martedì, a Istanbul, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa turca “Anadolu”.
La Turchia, ha spiegato il ministro, si trova ancora in un periodo di transizione verso un percorso di disinflazione, che mira a raggiungere la stabilità dei prezzi, a ripristinare la salute fiscale, a ridurre il deficit delle partite correnti, a riequilibrare la crescita e ad attuare riforme strutturali per aumentare la produttività e la competitività. “C’è stata una correzione di rotta nella politica monetaria. La chiamiamo normalizzazione della politica monetaria, che significa inasprimento”, ha osservato Simsek, spiegando che “il tasso d’interesse composto è attualmente del 56 per cento, un anno in anticipo rispetto all’inflazione che i mercati prevedono intorno al 38 per cento”.
Il ministro ha dichiarato che la Banca centrale ha avuto un’azione positiva in termini di tassi, “ma naturalmente ci sarà un ulteriore sostegno sotto forma di stretta creditizia selettiva e di stretta quantitativa”. Il periodo di transizione durerà fino a giugno, dopodiché ci sarà un rapido periodo di disinflazione, secondo le previsioni di Simsek. La Turchia ha bisogno di investimenti in settori quali l’energia, la fibra ottica e la transizione verde, ha aggiunto il ministro, che ha invitato il settore privato a partecipare a progetti di partenariato pubblico-privato nel Paese. “Come governo, abbiamo investito circa 258 miliardi di dollari negli ultimi 20 anni in infrastrutture e dobbiamo investire altri 200 miliardi di dollari”, ha sottolineato il titolare delle Finanze.