K metro 0 – Ginevra – Uno studio delle Nazioni Unite avvisa che sono previste temperature anomale a causa del riscaldamento su ampia scala delle condizioni termiche di superficie nell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale. L’anomalia dipende dal fenomeno meteorologico El Niño, di solito legato all’aumento delle temperature, che dovrebbe continuare almeno fino a marzo
K metro 0 – Ginevra – Uno studio delle Nazioni Unite avvisa che sono previste temperature anomale a causa del riscaldamento su ampia scala delle condizioni termiche di superficie nell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale.
L’anomalia dipende dal fenomeno meteorologico El Niño, di solito legato all’aumento delle temperature, che dovrebbe continuare almeno fino a marzo e maggio, ma potrebbe terminare tra aprile e giugno dopo il picco raggiunto lo scorso dicembre.
El Niño ha raggiunto un picco di circa 2,0 °C al di sopra della temperatura media della superficie del mare tra il 1991 e il 2020 nell’Oceano Pacifico tropicale, orientale e centrale, diventando uno dei cinque eventi di questo tipo più forti della storia.
In genere dura tra i nove e i 12 mesi, è iniziato a metà del 2023 e ora si sta indebolendo, ma “continuerà a influenzare il clima globale nei prossimi mesi”, secondo l’aggiornamento periodico dell’agenzia ONU, che ha sede a Ginevra.
Insieme alla previsione di temperature superficiali del mare insolitamente elevate sulla maggior parte degli oceani del mondo, la persistenza di El Niño porterà a temperature superiori alla norma sulla maggior parte delle aree terrestri nei prossimi tre mesi.
Cosa accadrà poi? C’è la possibilità che un fenomeno detto La Niña, in genere associato a un clima più fresco del normale, si sviluppi più avanti nel corso dell’anno, anche se le probabilità sono “incerte” in questa fase, secondo il WMO.
Oltre a El Niño e La Niña, l’OMM prevede picchi di temperatura sulla maggior parte dell’emisfero settentrionale, ad eccezione dell’estremo sud-est del Nord America, e sulla maggior parte delle aree terrestri dell’emisfero meridionale. El Niño, un fenomeno che si verifica periodicamente ma in modo irregolare (a intervalli tra i due e i sette anni), “ha un impatto sulla temperatura globale soprattutto nell’anno successivo al suo sviluppo, in questo caso nel 2024”, ha dichiarato il segretario generale dell’OMM Celeste Saulo nel rapporto.
Il quale ha poi evidenziato l’importanza degli avvisi tempestivi per mitigare l’impatto degli eventi di El Niño sulle società e sulle economie globali. In altre parole, questi avvertimenti derivanti da studi approfonditi consentono ai Paesi di prepararsi in anticipo per cercare di limitare i danni in settori sensibili al clima come l’agricoltura, le risorse idriche e la salute. “Gli avvisi tempestivi di eventi climatici e meteorologici estremi associati a El Niño hanno salvato innumerevoli vite”, ha concluso. Ne ha riferito Rtve.