K metro 0 – Bruxelles – L’organismo di coordinamento per l’analisi delle minacce (Ocam), ha rilevato in Belgio un aumento delle minacce del 41 per cento nel 2023 rispetto al 2022: ben 332 segnalazioni relative al terrorismo e all’estremismo. Un dato che fa riflettere.

Due gli eventi scatenanti, riporta rtbf. Da un lato, l’escalation del conflitto a Gaza, secondo l’Ocam, un “innesco emotivo” in grado di spronare gli estremisti all’azione. Dall’altro, l’attacco islamista a Bruxelles il 16 ottobre 2023, quando un terrorista uccise due cittadini svedesi accorsi nella capitale per seguire la partita di calcio Belgio- Svezia, poi sospesa. Nei mesi di ottobre e novembre, il numero di segnalazioni è aumentato infatti notevolmente.

In altri momenti dell’anno, circa venti minacce sono state considerate gravi dall’Ocam. La maggior parte, il 90% delle 332 segnalazioni, rappresentava un livello di rischio medio o basso. La maggior parte degli autori è isolata.

Dal punto di vista geografico, i numeri maggiori si registrano nella giurisdizione di Bruxelles, Anversa, Liegi, Gent e Mons. Alcune intimidazioni non possono però essere inquadrate geograficamente. La situazione non è cambiata in modo significativo rispetto al 2022. Gli obiettivi sono in genere individui specifici, servizi di sicurezza, autorità politiche, edifici pubblici, la popolazione in generale e alcune comunità.

Da ottobre e dall’attacco del 16 ottobre scorso a Bruxelles, il livello di minaccia generale in Belgio è così salito a 3 su una scala di 4. Questo livello così grave non era stato raggiunto da gennaio 2018. Il contesto geopolitico, con la guerra tra Israele e Gaza, è un fattore importante nell’attuale valutazione della minaccia. 

In termini di motivazioni e ideologie, i pericoli legati all’estremismo islamico sono in testa (41%). Solo una minoranza di minacce provenienti dall’estero ha come obiettivo gli avversari politici (6%). Infine, l’Ocam elenca le intimidazioni legate all’estremismo di destra (5%) e, in misura limitata, all’estremismo di sinistra.

di Sandro Doria