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Regno Unito, sale l’indebitamento netto del settore pubblico

Regno Unito, sale l’indebitamento netto del settore pubblico

K metro 0 – Londra – Nuovo avanzo record nel gennaio 2024, secondo l’Office for National Statistics, per l’indebitamento netto del settore pubblico nel Regno Unito: l’eccedenza è stata di circa 16,7 miliardi di sterline, più del doppio dei 7,5 miliardi di sterline del gennaio precedente, il maggiore avanzo da quando si è iniziato a

K metro 0 – Londra – Nuovo avanzo record nel gennaio 2024, secondo l’Office for National Statistics, per l’indebitamento netto del settore pubblico nel Regno Unito: l’eccedenza è stata di circa 16,7 miliardi di sterline, più del doppio dei 7,5 miliardi di sterline del gennaio precedente, il maggiore avanzo da quando si è iniziato a tenere i registri mensili nel 1993.

Deluse, dunque, le aspettative degli analisti che lo davano al di sotto dei 18,7 miliardi di sterline. Le entrate totali del settore pubblico sono aumentate del 3,4%, attestandosi a 119,5 miliardi, soprattutto a causa dell’aumento delle imposte sul reddito, dell’assicurazione nazionale e dell’imposta sulle società.

D’altra parte, la spesa totale del settore pubblico si è ridotta del 4,8% a 102,8 miliardi di sterline, grazie alla chiusura di diversi programmi di sostegno all’energia e alla notevole riduzione degli interessi passivi. E questo ha compensato in larga misura l’aumento della spesa per prestazioni e servizi pubblici.

L’indebitamento netto del settore pubblico, incluse le banche del settore pubblico, ha visto un surplus di bilancio di 17,62 miliardi nel gennaio scorso, quasi il doppio di 8,46 miliardi di sterline del gennaio 2023. Tuttavia, anche questo dato è stato inferiore alle aspettative del mercato, che si aspettava a 18,4 miliardi di sterline.

Cosa significa questo surplus per il prossimo bilancio del Regno Unito? Il genere, un’eccedenza di bilancio viene anticipata a gennaio, a causa dell’elevato numero di pagamenti delle imposte in autoliquidazione. L’avanzo di bilancio del settore pubblico a gennaio, pur essendo un record, è stato comunque inferiore a quanto previsto in precedenza. Questo potrebbe dare al Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, meno opportunità di annunciare tagli alle tasse nel prossimo bilancio di primavera.

Insomma, un duro colpo per le famiglie e le imprese che facevano affidamento su questi tagli fiscali per alleviare l’attuale crisi del costo della vita. Soprattutto perché si prevede che l’impennata dei prezzi possa solo peggiorare nei prossimi mesi, se gli attacchi in corso nel Mar Rosso non si attenueranno.

A causa di questo forte rischio, diverse compagnie di navigazione come Maersk, Hapag Lloyd e Mediterranean Shipping Company (MSC) sono già state costrette ad aggiungere un tempo di viaggio significativo ai loro viaggi, girando intorno al continente africano, invece di passare per il Mar Rosso e il Canale di Suez. Lo riferisce Euronews.com.

Intanto, sempre nel Regno Unito, si scopre che 524 datori di lavoro non hanno pagato in passato ai loro dipendenti quasi 16 milioni di sterline (18,7 milioni di euro), in chiara violazione della legge sul salario minimo nazionale (NMW), lasciando oltre 172.000 lavoratori senza un soldo. Lo ha dichiarato in un comunicato stampa Kevin Hollinrake, deputato del Dipartimento per le imprese e il commercio.

E in prima linea figurano soprattutto i principali marchi della grande distribuzione, che hanno poi restituito quanto dovuto al personale e affrontato sanzioni finanziarie fino al 200% dei pagamenti insufficienti. Gli inadempimenti sono stati riportati dalle indagini di His Majesty’s Revenue and Customs (HMRC).

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